Venerdì 20 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Malattia del Congo, l’Iss: “Test molecolari negativi sul paziente di Lucca”

Ancora non è chiara la causa dell’infezione che ha portato al ricovero di un paziente a Lucca, di rientro dal Congo, dove circola la misteriosa malattia che ha causato diversi morti

Lucca, 20 dicembre 2024 – Ancora non è chiara la causa dell’infezione che ha portato al ricovero di un paziente a Lucca, di rientro dal Congo, dove circola la misteriosa malattia che ha causato diversi morti. I test molecolari finora effettuati sui campioni, riferisce l'Istituto Superiore di Sanità, "sono risultati negativi per i seguenti patogeni: Arbovirus (Alphavirus, Flavivirus, Rift Valley virus), Lassa virus, virus respiratori (influenza A, influenza B, SARS-CoV-2, rhinovirus, coronavirus NL63, 229E, OC43 e HKU1, parainfluenza virus 1, 2, 3 e 4, metapneumovirus A/B, bocavirus, RSV A/B, adenovirus, parechovirus), Borrelia spp (Lyme group), Borrelia recurrentis LBRF (Louse borne relapsing fever), Borrelia duttoni TBRF (Tick borne relapsing fever), Borrelia TBRF group, Bartonella spp, Erlichia spp, Rickettsia spp, virus del morbillo, Plasmodium spp".

L'Iss sottolinea comunque che "la negatività dei test effettuati su campioni prelevati a distanza dall'inizio dei sintomi, insorti mentre il paziente era in RDC, e dopo la guarigione, non esclude il fatto che la sintomatologia riportata possa essere stata correlata all'infezione causata da uno dei patogeni suddetti. Sono tuttavia ancora in corso le analisi metagenomiche per ulteriori verifiche".

L'uomo era stato ricoverato il 22 novembre all'Ospedale San Luca di Lucca di rientro dalla Repubblica democratica del Congo, dove risiedeva in una zona lontana dal focolaio epidemico. Il paziente presentava una sintomatologia simile a quella descritta nel Paese africano, ed è stato dimesso il 3 dicembre perché guarito. A scopo precauzionale, alcuni campioni di siero e di sangue prelevati durante il ricovero e dopo la guarigione sono stati inviati all'Iss per le analisi. Una seconda paziente di rientro dalla RDC dove aveva soggiornato, anche in questo caso, lontano dal luogo del focolaio, era stata ricoverata con febbre presso l'Azienda Ospedaliera di Cosenza a fine novembre. La donna è perfettamente guarita in pochi giorni, e gli esperti Iss hanno suggerito alla struttura ospedaliera di conservare un campione di sangue per eventuali controlli futuri da effettuare una volta individuata una possibile causa del focolaio di Panzi. Un ulteriore caso sospetto è stato segnalato in una persona deceduta in provincia di Treviso che aveva viaggiato in RDC, ma secondo i test effettuati dall'Istituto Lazzaro Spallanzani, la causa del decesso è riconducibile ad una forma grave di malaria.