Roma, 6 maggio 2020 - La polemica è esplosa fragorosa e non poteva esere altrimenti sulle scarcerazioni dei boss mafiosi connesse all'emergenza Coronavirus. Oggi il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede fa sapere che sta studiando una norma che consenta ai magistrati di sorveglianza di rivalutare le scarcerazioni già disposte di boss della criminalità organizzata. "E' in cantiere un decreto legge che permetterà ai giudici, alla luce del nuovo quadro sanitario, di rivalutare l'attuale persistenza dei presupposti per le scarcerazioni di detenuti di alta sicurezza e al regime di 41 bis", ha annunciato il Guardasigilli Alfonso Bonafede, rispondendo al question time alla Camera. Gran parte delle scarcerazioni sono state disposte per gravi patologie, ma molte ordinanze fanno esplicito riferimento all'emergenza da Covid-19.
A metà mattinata era stato il capo politico dei 5 Stelle Stelle Vito Crimi ad annunciare a Radio 24 un intervento del ministro: "Le persone che sono state scarcerate lo sono state su decisione dei magistrati di sorveglianza. Le decisioni vengono prese dai giudici. Quelle leggi che hanno applicato sono leggi precedenti al ministro Bonafede. Oggi il ministro Bonafede ha fatto un decreto legge per impedire che ciò avvenga di nuovo e che un magistrato decida autonomamente senza avere dei pareri della direzione nazionale Antimafia e so che sta lavorando anche a una misura per riportarli in carcere, una volta venute meno le condizioni per l'emergenza".
Sulla questione ha parlato anche il il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho: "Il ministro Bonafede rimanderà in carcere tutti i boss scarcerati? E' un quadro che il ministro della Giustizia sta approfondendo, probabilmente laddove ci sono aperture mi sembra un'ottima soluzione potere individuare spiragli in cui almeno i più pericolosi possono rientrare in carcere".
Ma la polemica resta rovente anche dopo la notizia della concessione degli arresti domiciliari al carcerriere del piccolo Giuseppe Di Matteo sciolto nell'acido. Per Fratelli d'Italia il ministro dovrebbe dimettersi. Forza Italia con Mara Carfagna chiede che il guardasigilli spieghi le scarcerazioni.