Giovedì 23 Gennaio 2025
LAURA GUERRA
Cronaca

Madre biologica ritrovata: “Ho sempre cercato Alisia, volevo rivedere mia figlia”

Lei vive in Ecuador, la giovane a Faenza. Si sono sentite a 20 anni dall’adozione: “Ero in difficoltà e chiesi aiuto: ho sofferto tanto, ma ho continuato a sperare”

Alisia è una ragazza di 23 anni, vive a Faenza, e ha ritrovato la madre biologica

Alisia è una ragazza di 23 anni, vive a Faenza, e ha ritrovato la madre biologica

Faenza (Ravenna), 24 gennaio 2025 – La separazione 20 anni fa, l’adozione e la lunga ricerca di Alisia per ritrovare la mamma biologica, affidando il suo appello ai social. Poi l’emozione di essersi ritrovate, nonostante un oceano tra loro. Alisia a Faenza e la mamma in Equador dov’era tornata dalla sua famiglia originaria ma sempre con la speranza di ritrovare le due figlie e continuando a cercarle. “Ero a Roma e avevo piccola la prima figlia quando mi sono trovata in difficoltà e ho chiesto aiuto – è il racconto della madre, ricordando 20 anni prima –, ho sempre tenuto le foto, i documenti e anche i vestitini, sempre vicino a me. Non ho mai smesso di cercarle”.

La mamma biologica, che rimane anonima come il cognome della ragazza per tutelare le nuove famiglie, era stata da noi raggiunta al telefono poco dopo aver sentito la giovane e qualche ora prima che la donna le scrivesse trovando il suo appello di ricerca. La donna, infatti, nel 2022 si era già affidata ai social per rintracciare le figlie date in adozione. Aveva raccontato della situazione che ha vissuto, “della paura che mi portassero via le bambine”, e del grande dolore provato quando le figlie sono state messe in un’altra casa famiglia e il Tribunale dei Minori di Bologna ha dato il via all’iter che ha portato all’adozione. Episodi e situazioni sulle quali le due donne dicono di voler fare chiarezza. “Mi ero data da fare ma non ho più potuto né vederle né sapere niente delle mie bimbe – era stata la frase in lacrime della mamma –. Un inferno. Non potete capire cosa vuol dire non vedere più i propri figli. L’unica cosa che potevo fare era cercare con i social. Ho sofferto tanto, ma ho sempre avuto speranza”.

È un racconto di dolore il suo, dal quale sorgono tanti interrogativi ma i miracoli a volte succedono ed è Alisia a sottolineare la bellezza del loro ritrovarsi, una gioia capace di essere anche più grande del dolore. “Ora ci scriviamo sempre – dice –, è bellissimo ricevere i suoi messaggi e vederci al telefono. Non mi sembra ancora vero. Sto scoprendo le mie radici e sto trovando tante persone. Ho trovato anche il mio padre biologico in Polonia e con lui anche un fratello e una sorella. Sono contentissima e ci stiamo organizzando per vederci tutti in Italia, conoscerci e abbracciarci. Avere il telefono che squilla, con loro che mi danno il buongiorno, mi chiedo ancora se sia vero. Mi sembra un sogno. Ho avuto una bella infanzia, ho avuto tutto ma ora posso sapere, conoscere, vedere le mie foto da neonata e ho potuto dare un volto a persone che potevo solo cercare di immaginare. Sono sensazioni forti e difficili anche da spiegare”.

Aveva 10 anni quando aveva iniziato a cercare la madre biologica. “Avevo quasi perso le speranze di trovarla ma vedendo famiglie che si riuniscono ho ricominciato a sperare – prosegue – avevo bisogno di sapere il mio passato, le mie origini e cos’è successo. Quando alle 5 del mattino di qualche giorno fa ho sentito suonare il telefono e leggendo ho scoperto che mi aveva scritto la mia madre biologica non potete capire la gioia. È stato il giorno più bello della mia vita. Certo, ho perso 20 anni ma penso che davanti ce ne sono tanti di più”.