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Madonna di Trevignano, la veggente e il marito indagati per truffa
È indagata per truffa insieme al marito Gisella Cardia, la veggente di Trevignano protagonista dei massicci raduni di fedeli che organizzava ogni tre mesi alle porte di Roma per presunte apparizioni della Madonna. La notizia dell’inchiesta, aperta dalla procura di Civitavecchia, è stata diffusa ieri mattina dalla trasmissione Mattino5 dopo le denunce di Luigi Avella, un ex sostenitore di Gisella. L’uomo aveva donato circa 123mila euro all’associazione ‘Madonna di Trevignano’, appartenente ai due coniugi, per poi pentirsi. "Ho donato quei soldi per fare degli acquisti – ha raccontato Avella ai microfoni di Mattino5 -, quando ho scoperto che qualcosa non andava, mi sono tirato indietro". Le ‘visioni’ di Gisella avevano portato all’istituzione di una commissione, voluta dalla diocesi di Civita Castellana, per indagare sulla natura soprannaturale dei fenomeni raccontati dalla donna. Il responso della commissione nel marzo scorso è stato inequivocabile: i fatti di Trevignano sono stati definiti "non sovrannaturali".