Venerdì 27 Settembre 2024
RITA BARTOLOMEI
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Lupo meno protetto, primo passo nella Ue. Boitani: “Non è che domani potremo sparargli”. Cosa succede davvero

Lo scienziato: “Prima Berna poi si dovrà cambiare la direttiva Habitat. Solo dopo i vari paesi potranno modificare le loro leggi nazionali”. Per Legambiente “decisione insensata”, soddisfazione dal mondo agricolo

Roma, 25 settembre 2024 - No, non è che “domani mattina potremo sparare al lupo”, mette subito in chiaro Luigi Boitani – un’autorità sul campo – di fronte alla notizia che l’animale studiato per un vita passa da specie strettamente protetta a specie protetta e basta. La (mezza) novità arriva dall’Europa.  

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(FILES) A wolf is photographed in a forest near the Russian border, in Hukkajarvi, eastern Finland, on May 16, 2022. EU member states on September 25, 2025 voted in favour of lowering the protection status of wolves, in a move decried by conservationists that paves the way for a relaxation of strict hunting rules. Representatives for the bloc's 27 countries backed a proposal to push for changes to an international wildlife convention that would see the species downgraded from "strictly protected" to "protected". (Photo by Olivier MORIN / AFP)

Boitani mette in fila i passaggi: “La Ue ha dato l’autorizzazione alla Commissione europea di chiedere al segretariato della Convenzione di Berna di ridurre il livello di protezione del lupo”. Il passaggio in Svizzera ha un sì scontato. “Ma poi – ricorda Boitani – si dovrà cambiare la direttiva Habitat che io trovo ancora molto efficace. Solo dopo i vari paesi potranno modificare le loro leggi nazionali”. Tempo previsto? “L’iter legale durerà anni”, è la valutazione di Boitani.

Lupo, che cosa cambia

Secondo lo scienziato, “abbassare il livello di protezione non cambia però minimamente l’obbligo dei paesi europei di mantenere il lupo in uno stato di conservazione, come appunto ribadisce la direttiva Habitat”. E allora cosa cambia? “Diciamo che sarà un po’ più facile introdurre deroghe per l’abbattimento”. Oggi bisogna dimostrare tra le altre cose che non c’è alternativa e che la decisione non mette a rischio la specie”. Ancora Boitani: “Mi chiede che cosa prevedo? Che si ammazzeranno più lupi”.

La direttiva Habitat

Sui passaggi nella Ue pesa comunque l’incognita del nuovo Commissario. Il biologo mette però un punto fermo: “Nessuno farà mai come in Svizzera, dove è in corso l’eradicazione del lupo. Ricordo anche che anni fa la Commissione europea ha fatto una grandissima consultazione tra i cittadini. La domanda era se volevano cambiare la direttiva Habitat, la risposta è stata fatta a grandissima maggioranza che non andava cambiato niente”.

Le reazioni

Anche in questa incertezza, la novità dall’Europa vede di nuovo schierate le opposte fazioni. “Decisione insensata” per Legambiente, “vergognosa” per l’Enpa, mentre “salva la zootecnia di montagna” per la Provincia di Belluno. “Primo passo per un gestione flessibile”, è certa la Cia.