Palombaro (Chieti), 21 maggio 2023 - Un lupo, in pieno centro a Palombaro, ha aggredito una donna e divorato il suo cane tenuto al guinzaglio. Un incubo per Nadia Terenzi, 56 anni, semplicemente uscita con fido animale da compagnia a passeggio, non in una giungla, ma nel bel mezzo della sua cittadina in provincia di Chieti.
Il lupo è spuntato all'improvviso
La Terenzi ha raccontato che il lupo è spuntato all'improvviso e ha attaccato il suo cagnolino. Lei ha tentato di difenderlo e l'animale ha rivolto le sue attenzioni contro di lei, facendola cadere. Poi ha afferrato tra le fauci il cagnolino ed è fuggito con la preda tra i denti. Il sindaco di Palombaro, Consuelo Di Martino, ha raccontato il fatto: "Erano circa le 9.40 quando il predatore l'ha aggredita. Si è avvicinato e ha cercato, in ogni modo, di strapparle l'animaletto dalle mani". La padrona in primo momento era riuscita a riprendere il cane, e si era allontanata con il cagnetto in braccio verso casa. Il lupo l'ha seguita per circa cinquanta metri. La donna spaventata è caduta e il lupo le è saltato addosso e le ha strappato il cagnolino dalle braccia.
La donna è stata ricoverata
La 56enne, sotto choc per l'incredibile aggressione, è stata portata dai sanitari del 118 al Pta di Casoli, e poi trasferita al pronto soccorso di Lanciano. La Terenzi avrebbe riportato una forte contusione al ginocchio e a un polso e verrà sottoposta a esami radiologici.
Il lupo ha divorato il cagnolino
I Forestali e i carabinieri di Palombaro hanno avvisato l'Ente Parco Nazionale della Majella, e dai primi rilevamenti fatti lungo il percorso di fuga nel bosco del lupo sono state trovate diverse tracce di sangue che fanno supporre che abbia divorato l'animale domestico. "Sono state allertate tutte autorità competenti - ha aggiunto il sindaco - sono arrivati subito i carabinieri forestali e il veterinario Asl. Abbiamo cercato il cagnolino, ma abbiamo trovato solo chiazze di sangue, poco lontano". Potrebbe essere stato sbranato. "Gli esperti affermano che è un comportamento piuttosto anomalo, pertanto, potrebbe trattarsi di un esemplare, magari cacciato dal branco e affamato, quindi potenzialmente pericoloso. Raccomandiamo la massima cautela!", conclude Di Martino.
Veterinario Maiella: i lupi seguono le prede
Secondo gli esperti si sta assistendo ad un cambiamento ecologico significativo. "Dovremmo utilizzare uno sguardo alto e ed avere consapevolezza dei grandi processi ecologici in atto sui nostri territori, ma so che non è facile, soprattutto in quest'epoca social mediatica", ha spiegato il responsabile del servizio veterinario del Parco nazionale della Maiella Simone Angelucci. "Non solo in Abruzzo, non solo in Italia, ma in tanti Paesi occidentali, c'è una rapida evoluzione dell'interfaccia tra animali selvatici uomini: l'uomo da oltre 50 anni ha abbandonato i territori, le pratiche agricole e pastorali, la presenza nelle aree rurali che aveva tenuto per secoli limitate, se non del tutto assenti, le popolazioni selvatiche: poi siamo andati tutti a vivere in città e oggi ci aspettiamo che gli animali selvatici stiano al posto loro. Purtroppo non è così facile, la realtà ecologica è più complessa. Gli animali selvatici, i cinghiali, i caprioli e i cervi, prede del lupo, oggi sono molto diffusi, anche nelle aree collinari e nelle aree periurbane, nelle quali trovano siti di rifugio e risorse alimentari. Il lupo segue le sue prede, è un predatore adattativo e si nutre prevalentemente di animali selvatici, quando è in branco. Alcuni individui però possono essere mandati via dal branco, essere in difficoltà, colonizzare nuove aree e cercare nelle aree antropizzate situazioni favorevoli alla loro sopravvivenza. I lupi non sono in sovrannumero, la natura non fa sovrabbondanze o eccessi numerici ci sono molti lupi perché ci sono molte prede selvatiche, ci sono molte prede selvatiche perché ci sono ampi territori per esse disponibili. Ma certo la probabilità che ci possano essere animali che vivono e tendono a stabilirsi in contesti molto antropizzati, è oggi molto elevata".