Vasto (Chieti), 26 agosto 2023 - Lupa di Vasto: aggressioni all’uomo per mesi, anche sulla vicina spiaggia di San Salvo.
Piero Genovesi: che cosa sta succedendo? Dobbiamo rivedere le nostre certezze? “Chiariamo: il lupo non è pericoloso, per più di un secolo non ci sono stati attacchi - è la premessa del responsabile fauna selvatica dell’Ispra -. Tende a evitare l’uomo in maniera molto costante”.
E allora come si spiegano queste aggressioni?
“Perché non possiamo mai escludere la presenza di un individuo dai comportamenti pericolosi. Magari perché si è abituato troppo all’uomo. Il lupo è sempre un predatore, in alcuni casi può attaccare. Nel 2020 era capitato nel Salento. Poi ci sono esemplari che entrano in città e diventano troppo confidenti. In tutti questi casi bisogna intervenire”.
La lupa di Vasto continua a sfuggire. “I tecnici del parco Maiella sono molto preparati. Hanno già catturato il lupo del Salento. Naturalmente deve operare chi è autorizzato dal ministero, non possono farlo Protezione civile o polizia locale”.
Il sindaco Menna chiede di cambiare la legge, perché anche i primi cittadini abbiano il potere di intervenire. “Il sindaco con un’ordinanza può fare ciò che vuole. Però se ne assume anche le responsabilità. Le persone che stanno cercando di catturare la lupa sono tra le più brave che si possano trovare. Ma il contesto è molto difficile”.
La mappa
Perché? “Parliamo di un’area molto urbanizzata, tra Vasto e San Salvo. Ci sarà una riunione in prefettura per capire meglio come coordinarsi e migliorare l’operatività. Ma è impossibile ad esempio la narcosi, il lupo si muove in modo molto poco prevedibile”.
Eppure questa lupa è molto social. “Vero, ci sono i video. Ma passa una volta a settimana, per pochi secondi. Non è facile catturarla. La tecnica è quella che si usa per i lupi in natura. No, non sono gabbie, sono lacci che evitano rischi di danneggiamento dell’arto”.
Qual è l’area della ricerca? “Tra Vasto Marina e San Salvo. Tutti gli attacchi sono avvenuti sulla spiaggia. Ma l’animale si muove nella zona retrostante, nell’entroterra. Sono diversi chilometri, i tecnici hanno esteso l’area di monitoraggio”.
Lei si occupa di fauna selvatica da 40 anni. Perché il lupo scatena sempre polemiche feroci?
“Sì, lupo e orso provocano reazioni più di altri animali. Sui social c’è una fortissima tendenza a cercare colpe e responsabilità. Sinceramente non ho una risposta“.
Teme che possa finire come con l’orso in Trentino? “Spero che questa lupa venga catturata presto. Penso che verrà messa in un recinto per tutta la vita”.
Negli ultimi video appare zoppicante e sfinita, rischia la vita? “Si muove in un contesto di strade trafficate che sicuramente pone qualche rischio. La zoppia potrebbe indicare che ha avuto un incidente. La cosa migliore è che venga catturata il prima possibile”.