Mercoledì 13 Novembre 2024
RAFFAELE MARMO
Cronaca

Vannacci e l’effetto boomerang

Il generale Vannacci, candidato alle elezioni europee con la Lega, suscita polemiche per le sue dichiarazioni sulle classi differenziate per i disabili. La sua candidatura potrebbe rivelarsi un boomerang per il partito, con dubbi sulla sua riuscita e possibili provocazioni future

Il generale Roberto Vannacci, candidato alle europee con la Lega (Ansa)

Il generale Roberto Vannacci, candidato alle europee con la Lega (Ansa)

Roma, 28 aprile 2024 – È inutile giraci attorno: l’uscita del generale Roberto Vannacci sulle classi differenziate per i disabili è da rispedire al mittente senza se e senza ma. E, per quanto le retromarce possano avere senso, la sua è quantomeno tardiva. Le sue parole restano improvvide e rappresentano il rigurgito di un passato di emarginazione e di esclusione che non ha diritto di cittadinanza nella nostra società. Il punto, però, è come si diceva una volta, "politico". Perché si dà il caso che l’ufficiale non è più solo l’estemporaneo personaggio da mesi al centro di mille polemiche, ma è candidato alle elezioni europee con la Lega. E, dunque, c’è da domandarsi, tanto più dopo le sue ultime dichiarazioni, se davvero Matteo Salvini abbia fatto un buon affare a candidarlo o se, al contrario, la sua scelta non rischi di rivelarsi un boomerang.

E’ vero, sulla questione specifica la Lega ha le carte in regola: lo stesso Salvini ha fatto delle misure a sostegno della disabilità un suo cavallo di battaglia e il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha varato un consistente pacchetto di fondi e assunzioni per il settore.

E’ altrettanto vero che dal Carroccio si fa sapere, quasi a prendere le distanze, che Vannacci è un "indipendente" ("Non è della Lega", sentenzia il Ministro Giancarlo Giorgetti) e che la sua candidatura potrà "raccogliere voti di opinione fuori dal tradizionale bacino della Lega".

Ma se questo poteva avere il senso di una scommessa elettorale, anche se già con un prezzo notevole da pagare per l’insofferenza e la contrarietà di numerosi big del partito, oggi ci sono molti più dubbi sulla riuscita della mossa. E le perplessità appaiono destinate a aumentare, perché è largamente improbabile che il candidato Vannacci non spari altre provocazioni più o meno inappropriate. E certo la Lega, in una competizione con il sistema proporzionale, non potrà contare su nessuna sponda negli altri partiti della maggioranza, i cui esponenti ieri non a caso hanno sparato ad alzo zero contro il generale.