Venerdì 18 Ottobre 2024

Foggia, i sospetti sul marito di Lucia Salcone, morta carbonizzata in auto. “I cellulari? Bruciati”

La ricostruzione dell’incidente fatta da Ciro Caliendo non convince gli inquirenti che ora aspettano i risultati sull’autopsia e la perizia sulla Fiat 500. “Una macchina ci è venuta addosso, poi è scoppiato l’incendio che ha distrutto i cellulari”

Marito indagato per omicidio, 'parenti donna non fanno ipotesi'

Lucia Salcone, 47 anni (Ansa / Facebook)

Foggia, 3 ottobre 2024 – Da incidente a omicidio. Cambia l’ipotesi degli inquirenti sulla morte di Lucia Salcone, 47 anni, trovata carbonizzata nell’auto finita fuori strada contro un albero sulla provinciale 13 che collega San Severo a Castelnuovo della Daunia, in provincia di Foggia, nella notte tra il 27 e il 28 settembre scorsi. Il marito, Ciro Caliendo, che era sulla Fiat 500 con lei, è vivo: ha subito ustioni al volto e alle mani. Proprio su di lui, gli investigatori hanno sospetti. 

I dubbi nascono dal resoconto dell’uomo, imprenditore agricolo e presidente della Cia agricoltori di San Severo, che non collimerebbe con la ricostruzione della polizia stradale, intervenuta sul posto con vigili del fuoco e ambulanza. 

Secondo il suo avvocato difensore Angelo Masucci, Caliendo ha raccontato che quella sera stava rientrando a casa con la moglie dopo una cena in pizzeria con gli amici della scuola di ballo. Come ogni giorno aveva voluto fare un salto al suo fondo per controllare che tutto fosse apposto. Lo faceva da quando gli avevano rubato 50 quintali di uva. Sulla strada un’auto con un solo faro funzionante avrebbe invaso la carreggiata facendolo sbandare. 

La sua Fiat sarebbe così finita contro l’albero, incendiandosi. L'uomo avrebbe cercato disperatamente di salvare la moglie, ustionandosi. Perché non ha chiamato i soccorsi? Secondo la sua testimonianza, i cellulari – quello suo e della moglie – sono andati distrutti dalle fiamme. 

Non convinta di questo racconto, la procura di Foggia ha disposto l’autopsia sul corpo della defunta, nonché una perizia sull’auto, e indagato Caliendo per omicidio volontario. 

"Come è giusto che sia in mancanza di elementi certi, in assenza di soccorsi tempestivi perché i telefoni cellulari di entrambi sono rimasti bruciati nel rogo dell'auto e con una donna giovane morta carbonizzata, la procura ha ritenuto di approfondire la vicenda con un atto dovuto che è garanzia anche nei confronti dell'indagato”, ha voluto sottolineare il legale. 

L’agricoltore non avrebbe denunce pregresse per maltrattamenti nei confronti della moglie. “E’ un imprenditore agricolo molto noto e ricopre cariche pubbliche (oltre al ruolo nella Cia, è anche presidente della Antiche cantine ndr)”. 

La famiglia di Lucia Salcone vuole “la verità su quando accaduto – ha dichiarato l’avvocato Michele Calvano –. Al momento non abbiamo alcuna ipotesi su cosa possa essere accaduto. Attendiamo gli esami e poi vedremo”.

Il legale del marito sostiene che “i figli della coppia, tra cui un minore di 16 anni, sono molto vicini al padre in un momento di grande dolore non solo per la perdita della mamma, ma per la tragedia che ha colpito anche il proprio padre”. E conclude: “Mi rivolgo a coloro che scrivono sui social commenti selvaggi e poco rispettosi non solo dell'indagato ma soprattutto dei figli ad avere rispetto umano e cristiano del dolore altrui”.