Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Lucia Annunziata lascia la Rai dopo le nuove nomine

“Non condivido nessuna scelta di questo governo”. Da anni conduceva la trasmissione ‘Mezz’ora in più’, in onda su Rai 3. E’ il secondo addio ‘eccellente’ dopo quello di Fazio. L’ad Sergio: “L’avevo confermata”

Lucia Annunziata

Roma, 25 maggio 2023 – Lucia Annunziata si è dimessa dalla Rai: lo ha fatto con una lettera inviata ai vertici, diffusa immediatamente dopo l’ufficializzazione delle nuove nomine del servizio pubblico. La giornalista da anni conduceva la trasmissione ‘Mezz’ora in più’, in onda su Rai 3 la domenica alle 14.30.

“Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale – scrive Annunziata –  giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni”. "Vi arrivo  – aggiunge – perché non condivido nulla dell'operato dell'attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell'intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell'azienda che vi apprestare a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione dunque”. 

Dopo Fabio Fazio è il secondo addio ‘eccellente’ alla Rai. Anche nel caso del conduttore di ‘Che tempo che fa’, la decisione è legata al nuovo assetto della tv pubblica, che con il nuovo governo vira decisamente a destra. Del resto la destra non ha mai nascosto l’insofferenza per il programma della domenica sera tanto che pochi giorni fa Matteo Salvini ha salutato Fazio e Littizzetto con un ‘Belli ciao’. Rai matrigna, non più ‘mamma’ dunque: Fazio avrebbe lasciato preventivamente (senza aspettare cioè di essere ‘scaricato’ dalla nuova amministrazione). Sull’Annunziata non pendevano ghigliottine. Lei ha deciso per le dimissioni “irrevocabili”. 

L’ad Sergio: “L’avevo confermata, dispiace”

"L’avevo confermata –  commenta Roberto Sergio, il nuovo ad della Rai –  Dispiace”.  Sergio, a quanto si apprende, avrebbe detto che il suo primo atto in cda “è stato il via libera a poche produzioni, per la prossima stagione autunnale, tra le quali In mezz'ora”. 

Pd: “La destra smantella Rai 3”

“L'arrivo della destra al governo ha prodotto lo smantellamento di Rai 3. Questo è il frutto di una modalità di gestione del potere che vive con l'ossessione di occupare ogni spazio disponibile e che non si pone il problema del futuro del servizio pubblico televisivo. La Rai, dopo gli addii di due professionisti del calibro di Fabio Fazio e Lucia Annunziata, è un prodotto culturale ancora più debole e politicamente più allineato''. Così il capogruppo del Partito Democratico in commissione di Vigilanza Rai, Stefano Graziano. s). “Il governo e i nuovi potenti del servizio pubblico radiotelevisivo avranno di che rallegrarsi: una poltrona in più a loro disposizione”, il commento del deputato dem Gianni Cuperlo.

Gasparri: “Il mondo va avanti”

Si dice “sorpreso” della decisione di Lucia Annunziata il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, componente della commissione di Vigilanza Rai, che ironizza: “Del resto si era già dimessa molti anni fa da presidente della Rai e poi è tornata in azienda. Siamo quindi alle seconde dimissioni. Frutto di sua autonoma scelta. Quindi attendiamo il suo secondo ritorno e poi casomai le terze dimissioni. Non c'è due senza tre. E comunque Annunziata, fiera militante della sinistra, ricorderà quello che disse Togliatti quando Elio Vittorini, importante intellettuale, lasciò il Pci. L'allora leader dei comunisti disse: 'Vittorini se n'è ghiuto, e soli ci ha lasciatò. Usò un'espressione in dialetto per dire che il mondo va avanti. E quindi varrà anche in questa occasione il detto di Togliatti. Se citiamo Togliatti siamo nel politicamente corretto, no?”. 

M5S: “Grave perdita per la Rai”

Per la presidente M5s della commissione di Vigilanza sulla Rai “le dimissioni di Lucia Annunziata dalla Rai rappresentano una grave perdita per il servizio pubblico. La pluralità delle voci ha da sempre rappresentato uno dei punti di forza della Rai, e perdere una giornalista così autorevole è sicuramente un depauperamento per l'informazione e per i cittadini".