Sabato 27 Luglio 2024
MARIO CONSANI
Cronaca

Luca Ruffino si è ucciso: guidava l’ex azienda del ministro Santanchè

Il manager si è sparato in casa, lo ha trovato il figlio sabato notte. Vicino al corpo c’era un biglietto per i suoi familiari. Era il presidente di Visibilia Editore, società su cui indagano i pm

Luca Ruffino si è suicidato a 60 anni

Luca Ruffino si è suicidato a 60 anni

Milano, 6 agisto 2023 – Il presidente di Visibilia Editore Luca Giuseppe Reale Ruffino si è suicidato sparandosi nella notte tra sabato e domenica. Un gesto che sarebbe legato a questioni personali, forse gravi problemi di salute.

L’imprenditore, che nello scorso autunno aveva rilevato le quote della società dalla fondatrice e ora ministro del Turismo Daniela Santanchè, si è ucciso con una pistola regolarmente detenuta nella camera da letto di un appartamento di sua proprietà in via Spadolini a Milano. Vicino al corpo c’era un biglietto che conterrebbe gli ultimi saluti ai familiari. A trovarlo senza vita è stato intorno alle 23.45 di sabato uno dei due figli, allarmato perché non riusciva più a mettersi in contatto con il padre.

Storicamente legato all’amministrazione di condomini, fondatore, presidente e amministratore delegato di Sif Italia, società di amministrazione e gestione di patrimoni immobiliari che è quotata a Euronext Growth Milano, Ruffino a ottobre era subentrato in Visibilia, rilevando le quote appartenute Santanchè. Giovedì scorso avrebbe anche partecipato per l’ultima volta a una riunione del cda, nel quale, dallo scorso marzo, sedevano anche Giuseppe Vadalà Bertini, Samuele Sanvito e Maria Claudia Santaloja. Un rinnovamento che non aveva ancora convinto del tutto il tribunale civile che doveva pronunciarsi sullo stato dell’azienda in una delle vertenze tuttora aperte. La "recente sostituzione dei componenti dell’organo di gestione – avevano scritto i giudici – non è in sé dato sufficiente allo stato per ritenere superati gli aspetti di obiettiva difficoltà che hanno coinvolto la gestione di Visibilia Editore".

Lecchese, 60 anni, Ruffino era entrato un po’ a sorpresa nella società. "Nell’azionariato sono entrati Luca Giuseppe Reale Ruffino con il 12,94 per cento del capitale, e Sif Italia, spa controllata sempre da Ruffino che ne è anche a.d., con l’8,78 per cento", diceva la nota di Visibilia diffusa il 18 ottobre scorso che aveva comunicato il ribaltone societario.

Ma tra i soci di minoranza c’era anche chi si era chiesto perché si acquistasse una società gravata da debiti con il fisco e l’istituto di previdenza e su cui pendevano un esposto per gravi irregolarità nella gestione e con operazioni finanziarie illogiche. L’idea era quella di mettere a fattore comune l’esperienza nella gestione dei condomini e quella del settore advertising, sfruttando i palazzi per le campagne pubblicitarie. L’ingresso di Ruffino puntava, pur fra lo scetticismo degli inquirenti, a raddrizzare una barca in cattive acque.

Visibilia aveva chiuso il 2022 con un margine operativo lordo negativo di 838.934 euro e a fine anno l’esercizio si era assestato con una perdita di circa 1,3 milioni di euro, ossia più di un quarto del fatturato. Ruffino, in passato, era stato segretario cittadino milanese dell’Udc.

Quando decise di appoggiare il centrodestra al ballottaggio delle provinciali del 2009, fu cacciato e arrivò un commissario. Dopo un’inchiesta per tentato finanziamento illecito ai partiti, nella quale era coinvolto anche Marco Osnato di Fratelli d’Italia, fu assolto in Cassazione nel 2018, dopo una condanna in primo grado a 5 mesi.