Lunedì 16 Settembre 2024
ANNA GIORGI
Cronaca

Luca Ruffino morto, il capo di Visibilia non era malato: nei biglietti le scuse ai familiari. Fascicolo alla pm del caso Santanchè

Dalle prime ricostruzioni non ci sarebbero problemi societari né di salute dietro al suicidio. Forse già oggi l’autopsia. Ma gli investigatori escluderebbero legami con l’indagine in corso

Il manager Luca Giuseppe Reale Ruffino aveva compiuto 60 anni lo scorso 24 luglio

Il manager Luca Giuseppe Reale Ruffino aveva compiuto 60 anni lo scorso 24 luglio

Milano, 8 agosto 2023 – A tre giorni dal suicidio del manager Luca Giuseppe Reale Ruffino, 60 anni compiuti lo scorso 24 luglio, re lombardo delle amministrazioni condominiali con la sua Sif Italia quotata in Borsa e, da poco, presidente di Visibilia Editore, la società fondata dalla ministra Daniela Santanchè, le indagini sono dirette ad escludere che dietro il gesto estremo ci siano motivi legati al suo ruolo e anche alle sue recenti cariche nella società editoriale.

Per scongiurare questo, la procura ha aperto un fascicolo per "istigazione al suicidio" che dal pm di turno Daniela Bartolucci finirà, per competenza, all’ufficio della pm Maria Giuseppina Gravina, la stessa che si sta occupando della complessa vicenda giudiziaria di Visibilia e che sabato notte era presente al sopralluogo della squadra Mobile e della Scientifica nella casa del manager, in via Spadolini.

Dai primi sommari accertamenti non risulta che Luca Ruffino fosse malato, non in maniera grave perlomeno, né dal punto fisico, né dal punto di vista mentale: non soffriva di alcuna forma di depressione certificata, non era in cura, né lo era mai stato, nemmeno quando, nel 2018, aveva vissuto una crisi profonda per via del suo incubo giudiziario durato sette anni e finito con l’assoluzione piena dall’accusa di "finanziamento illecito ai partiti". Su quella vicenda ci aveva scritto un libro in cui raccontava come una inchiesta può essere devastante per la vita di un innocente.

La compagna che lo attendeva nella loro casa di vacanza in Sardegna, sabato sera lo aveva sentito molto "strano", molto "demoralizzato" al punto da telefonare subito al figlio Mirko e chiedergli di andare dal padre. Ed è stato proprio il figlio, intorno alla mezzanotte, a trovarlo a terra, morto, in camera da letto, con la pistola accanto (regolarmente detenuta) e sei biglietti in cui chiedeva scusa a tutti: quattro destinati alla sua famiglia, uno ai dipendenti della sua società e uno agli inquilini del suo palazzo. Null’altro, nessun riferimento al caso Visibilia risulterebbe nei biglietti, stando a quanto ha confermato il capo della squadra mobile Marco Calì.

Oggi o domani al massimo ci sarà l’autopsia, il tempo tecnico per la famiglia di nominare un avvocato che a sua volta nominerà un perito presente all’esame autoptico. Oltre alla relazione conclusiva del medico legale che, fra l’altro, potrà chiarire definitivamente se Ruffino fosse o meno affetto da una qualche grave patologia di cui non era informata la famiglia, nel fascicolo della Procura finirà anche l’esame balistico sull’arma, la perizia sulla traiettoria del proiettile e l’esito del sopralluogo della Scientifica. Dopo verranno risentiti i due figli e la compagna di Ruffino che aiuteranno gli investigatori a capire perché si è sparato e se il gesto fosse o meno legato in qualche modo a qualche timore del manager che, per la vicenda giudiziaria di Visibilia non è mai stato indagato, nè sentito come testimone.

Il suicidio di Ruffino ieri ha avuto pesanti ripercussioni in Borsa, tonfo a Piazza Affari per le azioni di Visibilia Editore e anche per la sua Sif Italia. Dimitri Kunz, socio di Visibilia e compagno della ministra Santanché ieri in una nota: "Quando ho conosciuto Ruffino sono rimasto affascinato per la sua forza umana e la determinazione nel perseguimento della propria visione di progetto. Una perdita inaspettata che tanto mi fa soffrire per la sua famiglia”. Vicino a Fratelli d’Italia Ruffino era diventato l’azionista di maggioranza di Visibilia rilevando le quote di Santanchè. Giovedì scorso aveva partecipato all’ultimo cda che si riunirà "appena possibile per deliberare in merito alla nomina del nuovo presidente".