Martedì 21 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Luca Beatrice è morto: addio al critico d’arte, presidente della Quadriennale di Roma

Aveva 63 anni: era ricoverato a Torino per un malore. Da febbraio era al timone della rassegna d’arte contemporanea a Palazzo delle Esposizioni. E’ stato presidente del Circolo dei Lettori di Torino, curatore del padiglione Italia alla Biennale di Venezia

Luca Beatrice critico e storico dell'arte (Photo by Roberto Serra - Iguana )

Luca Beatrice critico e storico dell'arte (Photo by Roberto Serra - Iguana )

Torino, 21 gennaio 2025 – Non ce l’ha fatta Luca Beatrice. Il presidente della Quadriennale di Roma 2025 è morto oggi all’ospedale Molinette di Torino, dove era stato ricoverato giorni fa per un malore. Critico dell’arte e saggista, docente e firma del quotidiano Libero, aveva 63 anni. Questa mattina le sue condizioni sono precipitate, poi l’annuncio del decesso. Il fratello, Giulio Beatrice, lo saluta così: “Due fratelli non sono due amici. Sono rami dello stesso albero che possono divergere con gli anni… ma il loro legame sarà eterno. Ciao Luca fai buon viaggio”.

L’Arte

Laureato in Storia del cinema a Torino e specializzato in Storia dell’arte a Siena, ha insegnato storia dell'Arte all'Accademia Albertina di Torino, allo IED e allo IAAD di Torino, allo Iulm di Milano e alle accademie di Belle Arti a Palermo e di Brera a Milano. Beatrice ha curato prestigiose mostre d'arte in tutta Europa come la Biennale di Praga dal 2003 al 2005. Nel 2009 è stato curatore del Padiglione Italia per la 53/a Biennale d'arte di Venezia, insieme a Beatrice Buscaroli. 

La Quadriennale

Presidente del Circolo dei Lettori di Torino dal 2010 al 2018, dallo scorso febbraio era alla guida della Quadriennale di Roma 2025, la 18esima edizione della rassegna d’arte contemporanea in programma a Palazzo delle Esposizioni da ottobre 2025 a gennaio 2026. Solo artisti viventi, perché la Quadriennale è il “luogo del presente” diceva Beatrice, che aveva voluto chiamare la ‘sua’ mostra ‘Fantastica’, confidando nel potere “simbolico” più che “iperbolico” di questa parola. 

Il commiato 

Beatrice era stato nominato alla Quadriennale dall’allora ministro della Cultura Giuliano Sangennaro con l’inevitabile  zampino di Giorgia Meloni. Considerato vicino alle posizioni di Centrodestra, Beatrice viene ricordato oggi da Federico Mollicone (FdI), presidente della Commissione Cultura della Camera: “Il mondo dell'arte perde un critico appassionato non conforme e, come scriveva Brecht, nella categoria degli umani 'un imprescindibile'. Io ho perso un amico. A Dio, Luca". Per Beatrice arriva anche il cordoglio della Sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni: “Il mondo della cultura perde una tra le sue più brillanti figure di riferimento, un intellettuale preparato dalla voce autorevole e prestigiosa. La sua scomparsa lascia un grande vuoto”.