Parma, 5 febbraio 2025 – C’era anche Lorenzo Rovagnati a bordo dell’elicottero che si è schiantato nella tenuta del Castello di Castelguelfo, nel comune di Noceto (Parma), di proprietà della famiglia che da 80 anni produce i noti insaccati. Il suo nome è circolato subito tra i soccorritori che si trovavano sul posto. Con lui hanno perso la vita altre due persone: si tratterebbe di due piloti.
L’erede di un impero
Lorenzo Rovagnati, 41 anni, era amministratore delegato della Rovagnati insieme al fratello maggiore Ferruccio, entrambi eredi dell’azienda brianzola fondata a Biassono (Monza-Brianza) dal nonno Angelo Ferruccio – all’inizio una semplice bottega di burro e formaggio – e portata al successo nel settore dei salumi dal padre, Paolo Rovagnati. Fu Paolo il motore dell’innovazione. Sua l’idea del ‘Gran Biscotto’, il prosciutto cotto marchiato a fuoco, promosso a tamburo battente in televisione negli anni ‘80. In molti si ricorderanno le promozioni di Mike Bongiorno, diventate quasi un cult. Alla sua morte – a 64 anni nel 2008 – la gestione passa ai figli. L’azienda – nel frattempo cresciuta di dimensioni con le acquisizioni di altri marchi – comincia a puntare sulla sostenibilità, all’insegna del motto ‘Qualità responsabile’. Nel frattempo porta i suoi stabilimenti all’estero, a cominciare dagli States. Ad oggi fattura 300 milioni di euro e conta su centinaia di dipendenti diretti.
La moglie incinta del terzo figlio
Lorenzo Rovagnati era sposato con Federica Sironi dal 2019: le nozze principesche a Macherio guadagnarono pagine di giornali. Viveva a Biassono ed era in attesa del terzo figlio. Lorenzo era solito spostarsi da casa a Castelguelfo in elicottero. Di lui parla il sindaco di Noceto: “Conoscevo Lorenzo fin da bambino, l’ho visto crescere – ha detto commosso Fabio Fecci –. Gli ero molto affezionato, l’avevo sentito appena due giorni fa. Sia lui che il padre avevano sempre dimostrato un'umiltà e una disponibilità davvero impressionanti. Sono imprenditori conosciuti in tutto il mondo, ma non hanno mai perso la gentilezza e la disponibilità”.
L’incidente
L’elicottero con a bordo Rovagnati è precipitato intorno alle 19.20 poco dopo essere decollato forse in direzione Brianza. A quanto risulta il pilota avrebbe incontrato nebbia, tentando immediatamente l’atterraggio. L’incidente dunque potrebbe essere legato alla scarsa visibilità. Sembra che nessuno abbia assistito allo schianto, avvenuto vicino alla via Emilia, a metà strada tra Parma e Fidenza, nella tenuta dove sorge il castello medievale che è circondato da un ampio parco con un laghetto e un eliporto privato, lo stesso da cui sarebbe partito il velivolo.