Palermo, 19 gennaio 2023 - Nella sua vita di fimminaro, c'è almeno una donna che Matteo Messina Denaro non è mai riuscito davvero a conquistare. Si chiama Lorenza, di cognome fa Alagna, vive a Castelvetrano. È sua figlia. Lorenza come Lorenza Santangelo, madre del boss. Alagna come Francesca Alagna, madre di questa ragazza, giovane donna, nata nel 1996 quando MDM era già latitante. Il cognome è quello della madre, appunto, perché il padre non l'ha mai riconosciuta.
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Francesca Alagna è la sorella di Michele, commercialista vicino al boss già finito in un'indagine sulla gestione della vecchia Valtur. Oggi Lorenza, che fino a 18 anni ha vissuto nella casa della nonna paterna - con la madre costretta a trasferirsi lì sotto lo sguardo della madre e delle quattro sorelle del boss - , vive a Castelvetrano con il compagno e il figlio di 18 mesi, al quale tra l'altro pare abbia dato il suo cognome. E del padre ingombrante non ne vuole davvero sapere niente, soprattutto ora che è stato catturato dopo trent'anni di latitanza. Ha sempre chiesto di essere lasciata in pace. Lo conferma anche in questi giorni con commenti lapidari sulla soglia della sua casa.
Lorenza è sempre stata il cruccio di Matteo Messina Denaro. Dagli appunti e dai diari ritrovati nel primo covo di Campobello di Mazara, quello di vico San Vito/via Cb 31 in casa di Andrea Bonafede, emerge l'impotenza del boss. "Perché mia figlia è arrabbiata con me?", si chiede Messina Denaro, evidentemente considerando inconcepibile che una giovane donna travolta dal destino crudele di avere un padre mafioso volesse avere una propria vita normale. D'altra parte, già nella prima metà degli anni Duemila, il boss aveva affidato al carteggio con Tonino Vaccarino, alias Svetonio, ex sindaco di Castelvetrano infiltrato dai servizi segreti, la sua delusione per il destino che l'aveva privato delIa possibilità di conoscere la figlia: "Non l’ho mai vista, non conoscere i propri figli è contro natura", scriveva firmandosi Alessio.
In realtà, come emerse da una intercettazione del 2007 a casa Messina Denaro, la nonna Lorenza lamentava il fatto che il figlio "non può continuare a ignorarla come ha sempre fatto". Quindi, forse, c'è poco da stupirsi se ai tempi del liceo scientifico (il Cipolla di Castelvetrano), la giovane Lorenza scrivesse anche temi sulla legalità e contro la mafia, pur non riuscendo a nascondere l'imbarazzo per essere la figlia di quel padre. Anche se alcuni docenti neanche lo sapevano. E infatti si irrigidiva e chiedeva di uscire dall'aula se nel discorso veniva introdotto quel nome, "Messina Denaro", che lei non portava ma di cui sentiva il peso. "Quanto vorrei l’affetto di una persona e, purtroppo, questa persona non è presente al mio fianco e non sarà mai presente per colpa del destino", scriveva malinconicamente sui social qualche tempo fa. Ecco perché è arrabbiata con suo padre, Lorenza Alagna.