Roma, 30 dicembre 2023 – Vi sentite stanchi e spossati? Avete la sensazione di vivere in una bolla? Sono questi alcuni dei sintomi della Long Flu, l’influenza che sembra non passare dopo la classica settimana passata a letto sotto le coperte e che può trascinarsi anche per “3 o 4 settimane” con un “recupero lento anche dai disturbi respiratori della fase acuta”. Un periodo in cui “le complicanze batteriche sono un altro rischio, complice una riduzione delle difese immunitarie che caratterizza la fase post-acuta”, spiega all’Adnkronos Salute il virologo dell’Università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco.
Come riconoscere la Long Flu
La Long Flu è caratterizzata da un recupero lentissimo dall’infezione stagionale che può durare anche diverse settimane Una stanchezza persistente, quel mal di gola che sembra senza fine, e la tosse stizzosa che si fa sentire al primo accenno di corsa o di movimento. E' la condizione che stanno sperimentando in questi giorni sempre più persone con l'intensificarsi dell'attività dei virus stagionali.
“Non è una novità: abbiamo già visto che c'è un'influenza in grado di avere questo lungo decorso. I ceppi influenzali sono vari e alcuni di questi possono essere più debilitanti. Ma ciò che preoccupa davvero è il Long Covid che oggi sembra molto sottovalutato", commenta Walter Ricciardi, docente di Igiene all'Università Cattolica di Roma all’Adnkronos Salute.
“Si sottovaluta in particolare, sottolinea, il rischio di Long Covid legato alle reinfezioni. Il medico e scienziato americano Eric Topol ha mostrato che quanto più ci si infetta tanto più si è predisposti al Long Covid. Infettarsi due o tre volte, come capita a molti, non è un fatto positivo – avverte Ricciardi – perché le persone a cui capita sono vulnerabili alle conseguenze del virus. Il Long Covid, per tutto questo, ci preoccupa di più del Long Flu".