Professor Giorgio Calabrese, come facciamo a digerire i tortellini in brodo di cappone a Natale stando in casa?
"Facile. Il governo – risponde il nutrizionista, presidente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare del ministero della Salute – non ha mica bloccato cyclette, tapis roulant, passeggiate attorno al tavolo, scale del condominio, corridoi lunghi, balconi...".
No, ma ha limitato molto le uscite. Come facciamo?
"Il concetto di fondo è che bisogna muoversi per combattere la resistenza insulinica: abbassandola non mettiamo su grassi che vanno bruciati per non prendere chili".
Come funziona l’insulina?
"Dieci grammi di zuccheri sono come un litro di benzina. Il motore i cui pistoni girano bene fa 20 chilometri; quando è usurato arriva a farne sette. Noi dobbiamo fare in modo di eliminare completamente questi dieci grammi e quindi dobbiamo tenere il nostro motore in forma".
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Quali errori lo possono manomettere?
"Il poco movimento. E poi la sregolatezza nel cibo, per esempio troppi zuccheri o grassi; lo stress; il fumo e le droghe. Se abbiamo problemi, dobbiamo mangiare meno per bruciare meno".
Quanto ha influito il primo lockdown sulla salute?
"Molto, perché siamo stati disordinati. Ma è stato un errore anche mangiare poco o saltare il pasto".
Come fare allora per non far perdere giri nel nostro motore?
"In lockdown o no il consiglio è sempre quello dei sei piccoli pasti al giorno. E possiamo dimagrire aggiungendo nella nostra dieta tante fibre: legumi, verdura, frutta, cereali, carboidrati. Un piatto di pasta al giorno non fa male neppure di sera".
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Tutto bene, ma ora il problema sono quei famosi tortellini… come lo risolviamo?
"I tortellini a Natale vanno benissimo. Ma rendiamoci conto che non possiamo fare i furbi e inventare una festa al giorno in tavola. Se domani a pranzo mangeremo tortellini, la cena precedente e quella successiva sarà a base di verdura e frutta".
E allora cerchiamo una ricetta ideale per il nostro Natale…
"Un antipasto di verdure grigliate o cotte, mai fritte; i tortellini per rispettare la tradizione della mamma nella giusta quantità e con un filo di olio di oliva e formaggio grattugiato; un secondo di pesce o cappone, ma sempre nelle giuste porzioni".
Poi ci faccia finire col panettone…
"Assolutamente no. Il panettone ce lo gusteremo a merenda".
Col vino come la mettiamo?
"Buono, soddisfa il palato. Per dissetarci c’è l’acqua che possiamo bere a volontà. Ma uno o due bicchieri di vino durante i pasti non fanno male".
E poi, lockdown permettendo, il movimento…
"Certo, diecimila passi. Quaranta minuti al giorno tolgono il dietologo di torno".