Adottare un bambino, chiedere un mutuo in banca, partecipare ad un concorso. Per le persone guarite da un tumore tutto questo non rappresenterà più una corsa ad ostacoli. L’oblio oncologico diventa finalmente legge anche in Italia e sancisce il diritto all’oblio per coloro che sono stati affetti da patologie oncologiche con l’obiettivo di prevenire le discriminazioni e tutelare i diritti. Il via libera definitivo e all’unanimità al disegno di legge è arrivato dall’Aula del Senato, dopo l’ok già ricevuto dalla Camera, con 139 voti favorevoli. Un lungo applauso con i senatori in piedi ha seguito il voto dell’assemblea. Plaudono oncologi e associazioni, e il ministro della Salute Orazio Schillaci (nella foto) parla di una "una legge di civiltà". Con l’approvazione definitiva della legge, "che il Governo ha fortemente sostenuto – afferma Schillaci – vinciamo una battaglia di civiltà a difesa delle persone guarite dal cancro. Ringrazio i parlamentari di tutte le forze politiche che con questo provvedimento hanno contribuito a restituire alle persone che si sono lasciate alle spalle un tumore la possibilità di vivere una vita piena senza steccati e discriminazioni".
CronacaL’oblio oncologico è legge. Il ministro Schillaci: stop alle discriminazioni