Venerdì 11 Ottobre 2024
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Cronaca

Lissone, progetti di coltivazione nel museo

Così potremmo nutrirci e coltivare nel prossimo futuro, tornando a praticare e controllare un'attività che oggi la maggior parte delle persone subisce passivamente. Tutte le idee in mostra

Museo Lissone

Museo Lissone

Lissone (Monza), 20 giugno 2015 - Così potremmo nutrirci e coltivare nel prossimo futuro, tornando a praticare e controllare un'attività che oggi la maggior parte delle persone subisce passivamente. E allora ecco un ingegnoso sistema di appoggio verticale per appendere vasi perché chiunque possa coltivarsi in casa, anche negli spazi ristretti degli appartamenti di città, i propri ortaggi, per avere un'alimentazione più sana; o un oggetto che ha le fattezze di una lampada, o di un vaso, perfettamente integrabile nel «paesaggio domestico», e che invece potrà servire per allevare in casa gli insetti, che per molti scienziati e pure per qualche chef rappresentano il cibo del domani.

Ma anche un futuribile set per la coltura cellulare di alimenti progettati per avere una dieta bilanciata e rispondente alle allergie e alle intolleranze di ciascuno, con un provocazione che sottolinea però i problemi di costi e disponibilità del cibo fresco e naturale. O ancora, piccoli nidi da collocare in giardino o sul balcone per riportare in città farfalle, coccinelle e lucciole, insetti sempre più rari in ambito urbano ma utilissimi per avere ovunque orti, giardini e aree verdi rigogliose. L'avvenire dell'alimentazione e della microagricoltura si mette in mostra al Museo d'Arte Contemporanea di Lissone, con un'esposizione di progetti pensati da alcuni importanti designer per l'iniziativa «Le Affinità Selettive - Speciale Expo 2015», promossa dal MAC assieme alla Triennale di Milano. Progetti avvenieristici, legati alle tematiche della nutrizione, della sostenibilità, dell'impiego incrociato di nuove tecnologie e antichi saperi, attenti agli aspetti educativi e culturali. Progetti che sono stati trasformati in oggetti concreti, in prototipi, grazie alla sapienza costruttrice delle aziende artigiane del territorio. Li si potrà ammirare questo fine settimana e per tutta l'estate nelle sale del Museo di viale Padania, nella prima parte del trittico che comporrà il percorso de «Le Affinità Selettive». A tessere le fila dell'iniziativa il direttore dell'Istituto Europeo di Design, Aldo Colonetti, il quale, richiamandosi alla storica esperienza de «Le Affinità Elettive» che a metà anni '80 vide approdare a Lissone grandi firme dell'architettura come Botta, Gae Aulenti, Eisenman, Isozaki, Portoghesi, Mendini, Scarpa e Sottsass per dialogare sul tema dell'abitare, ha selezionato 12 designer che si sono confrontati con il tema di Expo «Nutrire il pianeta». Da qui sono nate idee innovative connesse al coltivare, al cucinare e al mangiare. In ognuna delle 3 mostre in cui si articoleranno «Le Affinità Selettive» saranno presentati gli elaborati di 4 designer, cominciando con i progetti legati a «Coltivare» firmati da Tania Da Cruz, da Francesco Faccin, dal duo Ilaria Innocenti-Giorgio Laboratore e dallo studio Tecnificio. Si tratta della griglia appendi-vasi «Lia», degli oggetti per allevare insetti di «Allevamento Domestico» e «Colonie», del set per la coltura cellulare «Aurora». Dal 18 luglio si aggiungeranno i 4 progetti dedicati al «Cucinare» e dal 19 settembre i 4 di «Mangiare». Visite, con ingresso libero, il mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13, il giovedì dalle 16 alle 23, il sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. F.L.