Lunedì 20 Gennaio 2025
CARMINE
Cronaca

L’Iran e il piano imperialista andato in fumo

Pinto* Iran ha perso. Lo sconfitto della tregua di Gaza è l’Ayatollah Ali Khamenei. Il governo israeliano sta raggiungendo molti obiettivi,...

Pinto*

Iran ha perso. Lo sconfitto della tregua di Gaza è l’Ayatollah Ali Khamenei. Il governo israeliano sta raggiungendo molti obiettivi, Hamas può tentare di sopravvivere, gli americani si presentano garanti della regione, gli arabi sono soddisfatti. Tempi e risultati della tregua non sono scontati, ma una cosa è certa: il regime iraniano è stato costretto a un ruolo di secondo piano in un passaggio di questo livello geopolitico. L’Iran aveva lanciato un progetto imperiale di proporzioni storiche. Hamas, Hezbollah, gli Houti e altri gruppi politico-terroristici, organizzati dal regime, avevano assunto una forza inedita. Gli Ayatollah avevano una presenza ideologica e militare in Paesi storicamente avversari, Siria e Iraq. Per non parlare dell’influenza globale: l’Iran è il principale alleato della Russia di Putin, estendendo la sua influenza addirittura alla dittatura venezuelana. L’anello di fuoco, la strategia costruita dal generale Qasem Soleimani, ne era il fulcro: stritolare lentamente Israele su diversi fronti fino ad annientarlo. Sconfitta la maggior potenza militare, i Paesi arabi dovevano riconoscere la supremazia iraniana nella regione islamica. Il pogrom del 7 ottobre era un detonatore, ha provocato un massacro di massa e mille polemiche, ma gli Ayatollah sono stati sconfitti su tutti i piani. Israele ha fatto a pezzi Hamas ed Hezbollah, gli alleati attaccano gli Houti nel golfo, il Libano e la Siria si stanno autonomizzando dall’Iran (umiliato nel confronto militare con Tel Aviv). Sul terreno geopolitico, è andata anche peggio: i russi sono dovuti scappare dal Medio Oriente; gli arabi hanno mantenuto l’accordo con Israele (addirittura sostenendolo). Soprattutto ora l’odiato Donald Trump, che fece eliminare Soleimani e contrasta l’Iran, è l’uomo più potente del mondo, amico tanto di Benjamin Netanyahu che del saudita Bin Salman. Khamenei per ora ha vinto solo contro gli stessi iraniani e soprattutto le donne del suo paese Le loro proteste finiscono sempre nel tritacarne repressivo del regime, forse sono loro a festeggiare più di tutti questa sconfitta epocale di Khamenei.

*Professore ordinario

di Storia contemporanea all’università di Salerno