Martedì 16 Luglio 2024
MASSIMO BENEDETTI
Cronaca

L’interrogatorio. Il governatore tace. Il legale: leggerà gli atti e poi parlerà coi giudici

Il presidente per il momento si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il suo avvocato sulle dimissioni: "Ci starà pensando, ma non deciderà da solo".

L’interrogatorio. Il governatore tace. Il legale: leggerà gli atti e poi parlerà coi giudici

L’interrogatorio. Il governatore tace. Il legale: leggerà gli atti e poi parlerà coi giudici

Giovanni Toti si è avvalso della facoltà di non rispondere, ieri pomeriggio, davanti al giudice delle indagini preliminari Paola Faggioni. Ha detto che parlerà al più presto, forse già la prossima settimana. Il motivo lo ha spiegato il suo avvocato Stefano Savi: "Ci siamo avvalsi motivatamente, dicendo che stiamo leggendo il fascicolo, un fascicolo piuttosto corposo, sono circa 9mila pagine, e abbiamo già anticipato ai pm presenti la nostra intenzione la prossima settimana di chiedere gli interrogatori". L’avvocato Savi ha aggiunto che Toti sta bene e che chiarirà la sua posizione. "Sono esperienze personali non facili da gestire, ma io l’ho trovato bene e soprattutto molto impostato sulla volontà di difendersi e di spiegare quello che ha fatto. A lui non è contestato di aver preso per se stesso nulla, quindi tutto il finanziamento è stato fatto secondo norme di legge, è stato tracciato e rendicontato. La Procura ha dato un’interpretazione della sua attività politica che lui intende rivedere, spiegando come secondo lui quello che ha fatto non ha portato a un vantaggio personale, ma un vantaggio alla regione". Dopo che Toti parlerà, Savi ha anche intenzione di chiedere la revoca degli arresti domiciliari. "Ci sono esigenze di carattere personale, ma anche di un confronto diretto col mondo della politica perché il presidente Toti decida quale posizione assumere. Faremo prima un’istanza, se ce la respingeranno andremo al Riesame".

Ma Giovanni Toti potrebbe dimettersi? "Questa è una decisione politica che spetta a lui, ma – ha risposto Savi – che potrà prendere solo dopo aver fatto una verifica con le persone con cui ha lavorato finora e coi partiti che lo sostengono. Nello stato in cui è adesso tutto questo non si può fare: non può parlare con nessuno".

Sta comunque pensando alla possibilità di lasciare l’incarico? "Ci starà pensando, ma è una decisione che una persona inserita in un contesto politico non può certo prendere da sola", ha ribadito l’avvocato.

Gli interrogatori di garanzia proseguono oggi con l’imprenditore Aldo Spinelli e del capo di gabinetto della Regione Matteo Cozzani, accusato di corruzione elettorale con l’aggravante mafiosa e ritenuto il trait d’union tra l’inchiesta originaria nata alla Spezia e quella genovese.

A proposito del filone spezzino, ieri hanno scelto di parlare cinque dei sei indagati che sono comparsi davanti al giudice delle indagini preliminari Mario De Bellis. Chi ha parlato più a lungo di tutti, circa un’ora, è Saverio Cecchi presidente di Confindustria Nautica e del Salone Nautico di Genova. In qualità di rappresentante di un settore che fattura otto miliardi di euro, che salgono a tredici con l’indotto e che produce il 51 per cento delle grandi imbarcazioni nel mondo, avrebbe detto di non conoscere neppure Filippo Cozzani, fratello del capo di gabinetto della Regione Matteo, al quale era stata assegnata la fornitura dei brick di acqua personalizzati per il Salone Nautico. E che la procedura è stata assolutamente regolare. "Confidiamo di aver fornito i chiarimenti necessari – ha detto il suo avvocato Vittorio Manes – e abbiamo presentato istanza di revoca della misura cautelare di interdizione". Ha parlato tre quarti d’ora Alessandro Campagna direttore del Salone Nautico di Genova, difeso dall’avvocato Angelo Paone, spiegando che non c’è stata alcuna corruzione per la fornitura dei brick di acqua. Hanno risposto alle domande del gip anche Francesco Fiorino, amministratore di Europa Park, e gli imprenditori genovesi Giovanni Olcese e Ivan Pitto accusati di corruzione per l’installazione di un cartellone pubblicitario luminoso alla Spezia. Solo Massimo Gianello, presidente del comitato delle Borgate del Palio del Golfo, si è avvalso della facoltà di non rispondere.