Sabato 20 Luglio 2024
ALESSANDRO D’AMATO
Cronaca

L’indagine a Venezia. Brugnaro al contrattacco: "Sono un galantuomo. Pronto alla Via Crucis"

Il sindaco parla in pubblico per la prima volta dall’inizio dell’inchiesta. Gli indagati salgono a 23 con il magnate di Singapore, Ching Chiat Kwong. Interrogato l’ex assessore Boraso: si è avvalso della facoltà di non rispondere.

L’indagine a Venezia. Brugnaro al contrattacco: "Sono un galantuomo. Pronto alla Via Crucis"

L’indagine a Venezia. Brugnaro al contrattacco: "Sono un galantuomo. Pronto alla Via Crucis"

Il magnate di Singapore Ching Chiat Kwong tra gli indagati. L’assessore alla Mobilità, Renato Boraso, che decide di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia e rimane così agli arresti. E il sindaco Luigi Brugnaro che dice di essere pronto alla sua "Via Crucis". L’inchiesta per corruzione a Venezia continua e, mentre anche l’imprenditore Fabrizio Ormenese si avvale della facoltà di non parlare, l’indagine condotta dai pm Federica Baccaglini e Roberto Terzo punta sull’imprenditore che voleva conquistare la città partendo dall’area dei Pili. L’accusa gli contesta di aver versato 73mila euro nei conti di una delle società di Boraso per l’acquisto di Palazzo Papadopoli. Giustificandola con consulenze ritenute dai pm inesistenti attraverso Claudio Vanin su indicazione di Luis Lotti, il “gancio“ italiano di Kwong. Con il cittadino di Singapore il numero degli indagati sale a 23.

Ma ieri è stato il giorno del sindaco. Che nel consiglio della Città Metropolitana si è paragonato a Gesù: "Qualcuno stasera (ieri sera, ndr) – ha detto riferendosi all’apertura del ponte votivo per il Redentore – griderà Barabba. Speremo no i me metà in croce", ha concluso in dialetto veneziano. L’appuntamento è stato disertato dai sindaci dei partiti di opposizione. Brugnaro ha confermato che parlerà dell’inchiesta nel consiglio comunale del 9 settembre: "Dimostrerò nelle aule di giustizia di essere un galantuomo. Le questioni sono sempre le stesse, se ne parla dal 2015: la proprietà dei Pili, il sistema del blind trust. Poi c’è anche la vicenda della vendita di palazzo Papadopoli, di cui io non so assolutamente nulla. È stato veduto secondo le procedure, come altre cose che non si riuscivano a vendere. Ne faccio anche un motivo di orgoglio, perché quei soldi li abbiamo utilizzati poi nel bilancio del Comune. La magistratura vuole vederci chiaro sulle procedure adottate, fa benissimo a farlo".

Il sindaco ha anche risposto all’accusa di aver fatto pressioni per avere sponsorizzazioni per la squadra di basket della Reyer: "È la mia passione, è il cuore. Certo che mi arrabbio o gioisco, a seconda che vincano o perdano, ma mai e poi mai ho pensato di farne su chicchesia". Boraso, accusato di corruzione, concussione a autoriciclaggio, è in carcere perché potrebbe inquinare le prove. "Il silenzio davanti ai pm? Una scelta tecnica anche per leggere le carte", ha detto il suo avvocato Umberto Pauro, che solo giovedì pomeriggio ha ricevuto le quasi mille pagine della richiesta di misure cautelari. Anche gli avvocati di Ormenese hanno detto che il loro assistito replicherà al Gip non appena avrà contezza delle accuse.