Giovedì 21 Novembre 2024
NINO FEMIANI
Cronaca

L’incubo di una tredicenne: "Stuprata al villaggio vacanze". Indagato un animatore turistico

L’aggressore ha 17 anni. Il racconto della ragazzina: "Ci siamo baciati, ma lui è andato oltre". L’ospedale ha attivato il Protocollo antiviolenza. Attesa per l’esito degli esami sui vestiti dei due

L’incubo di una tredicenne: "Stuprata al villaggio vacanze". Indagato un animatore turistico

L’incubo di una tredicenne: "Stuprata al villaggio vacanze". Indagato un animatore turistico

Melendugno, 14 luglio 2024 – Molti la celebrano come una delle località più iconiche d’Italia. Torre dell’Orso, sulla marina di Melendugno, nel Leccese, spiagge di sabbia finissima con i Faraglioni di tufo che spuntano dall’acqua turchese, è uno dei paradisi del Salento, meta ogni anno di migliaia di vacanzieri. Un paradiso diventato improvvisamente un inferno per una ragazzina di 13 anni, originaria di Alatri, nel Frosinate, che, dopo aver terminato l’anno scolastico alla scuola media, era andata in vacanza con mamma e zia in un villaggio turistico. Qui avrebbe subito una violenza sessuale da parte di un animatore della struttura ricettiva, un ragazzo di appena diciassette anni, residente nel Trevigiano. Il presunto stupro sarebbe avvenuto mercoledì scorso.

Prima di allora i due adolescenti si sarebbero incontrati. Sorrisi, battute, anche un bacio. Un approccio apparentemente innocente, nulla fa presagire l’incubo vissuto dalla tredicenne a distanza di poche ore. Questo il racconto choc che la ragazzina riferisce a mamma e zia, poi ai carabinieri di Melendugno. "Con lui c’erano state battute e sorrisi, faceva parte del suo ruolo di animatore intrattenerci al villaggio vacanze. Sì, mi ha chiesto un bacio e io glielo dato. Era una cosa innocente, senza importanza. Nel pomeriggio, è venuto a chiamarmi, pensavo che fosse il momento dei giochi, mi ha portato in una zona più isolata, in una stanza e ha cercato nuovamente di baciarmi. Mi sono ribellata, ma non ha smesso, mi ha tirato giù il costume e ha abusato di me. È stato orribile". Subito dopo il diciassettenne torna alle sue attività, l’adolescente invece va in camera dove i suoi familiari si rendono subito conto che è successo qualcosa. La tredicenne spiega di aver subito in modo non consenziente un rapporto sessuale completo da parte di un componente dello staff di animazione e di avere dolori nelle parti intime. A questo punto scattata l’indagine. Dal servizio 118 arrivano gli operatori sanitari che attivano, come succede in questi casi, il "protocollo rosa" di assistenza alla ragazzina.

Accompagnata da mamma e zia, l’adolescente viene condotta nell’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina per gli accertamenti di natura clinica. Qui i medici del Pronto soccorso, di Pediatria e di Ginecologia le prestano le prime cure mentre vengono convocati l’assistente sociale e il responsabile del centro antiviolenza. Subito dopo, viene informata la procura per i minori di Lecce. Nella giornata di giovedì la ragazzina, sempre assistita da una psicologa, viene sentita nella caserma dei carabinieri di Melendugno per fare il punto e avviare le indagini. Il diciassettenne viene ascoltato prima dai carabinieri e poi dal magistrato.

La sua difesa si appiglia su due capisaldi: primo, non sapevo che avesse solo tredici anni, ne dimostra molti di più. Poi non c’è stata alcuna violenza, lei ci stava, era consenziente. Una versione che gli inquirenti stanno vagliando, mentre il magistrato per i minori di Lecce ha aperto un fascicolo per violenza sessuale e ha indagato l’animatore a piede libero. I carabinieri hanno già acquisito le registrazioni delle telecamere di sorveglianza in funzione nel villaggio, oltre ad aver sentito – al momento informalmente – alcuni ospiti che avevano partecipato alle attività di animazione. Inoltre sono stati portati ai laboratori della Scientifica gli indumenti sia della dodicenne che del diciassettenne.

"Siamo solidali con la ragazzina e con la sua famiglia - dice il sindaco Maurizio Cisternino- . In questo momento, attendendo gli sviluppi dell’inchiesta, esprimo la mia vicinanza all’adolescente e ai suoi affetti più cari. Siamo veramente amareggiati per quello che può essere avvenuto".