Roma, 7 novembre 2019 - Liliana Segre è sotto scorta. A 89 anni, la senatrice a vita, sopravvissuta ad Auschwitz, è stata posta sotto tutela dal prefetto di Milano, Renato Saccone, dopo le minacce arrivate via web. Da oggi la parlamentare sarà accompagnata e guardata a vista da due carabinieri.
La notizia diventa subito un caso politico, con l'ex vicepremier Matteo Salvini che di buon mattino commenta: "Le minacce contro Segre, contro Salvini, contro chiunque sono gravissime. Anche io ne ricevo quotidianamente". Lo stesso Salvini aveva definito "sovietica" la commissione straordinaria per combattere razzismo, antisemitismo e ogni forma d'istigazione all'odio, istituita il 30 ottobre scorso dalla maggioranza, con una mozione a prima firma Segre. "Giusto condannare la violenza che non tornerà - aveva detto il leader del Carroccio - ma imbavagliare i popoli no". Sulla nascita della commissione il centrodestra si era astenuto (Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega).
Lei, Liliana Segre, oggi non vuole commentare: "Non voglio rilasciare nessuna dichiarazione, voglio solo guardare la mostra", ha detto all'anteprima stampa dell'esposizione 'Nei palchi delle Scala', al museo del teatro.
Le minacce e lo striscione di Forza Nuova
Segre, deportata nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau nel 1944, è da tempo bersaglio di offese e minacce che negli ultimi mesi si sono fatte sempre più violente: la senatrice riceve anche 200 messaggi al giorno i cui contenuti incitano all'odio razziale e all'antisemitismo. Sul caso la procura di Milano ha aperto un'inchiesta contro ignoti: indaga l'antiterrorismo.
L'ultimo inquietante episodio due giorni fa: davanti al Municipio 6 di Milano, vicino al teatro che ospitava un intervento della Segre sulla Shoah, è comparso lo striscione neofascista di Forza Nuova.
Comunità ebraica: i nostri bimbi scortati nelle scuole
"Il fatto che una senatrice sopravvissuta ad Auschwitz abbia bisogno della scorta indica che il Paese ha fallito e che l'antisemitismo c'è - commenta il vicepresidente della comunità di Roma Ruben Della Rocca. -.Dopo l'attentato nell'82 a Roma le comunità ebraiche hanno iniziato ad essere sorvegliate, esigenza che non è mai venuta meno. Il rabbino Toaff era scortato, il rabbino Di Segni è scortato, come le presidenti di Roma, Dureghello, dell'Ucei, Di Segni. I nostri bambini entrano nelle nostre scuole scortati".
Dror Eydar, Ambasciatore d'Israele in Italia, esprime "sgomento per la notizia della scorta alla senatrice Segre. A lei la nostra solidarietà e il ringraziamento per l'impegno contro l'odio razziale. Una sopravvissuta di 89 anni sotto scorta simboleggia il pericolo che corrono le comunità ebraiche ancora oggi in Europa".