Trieste, 22 dicembre 2022 - Liliana Resinovich: ma dopo un anno a che punto sono le indagini sul giallo di Trieste? Quali elementi attende la procura per decidere se archiviare la storia come suicidio o invece andare avanti, e imboccare quindi la pista dell'omicidio?
"Non c'è scadenza perentoria per le indagini"
Mentre i dubbi alimentano le più diverse ricostruzioni, un elemento di chiarezza arriva da fonti della procura. Che sottolineano: non esiste una scadenza perentoria per le indagini. Il fascicolo, infatti, è stato aperto contro ignoti per sequestro di persona. Certo, si fa notare, il codice prevede una scadenza anche in questo tipo di procedimenti. Ma la scadenza ma non è perentoria, appunto.
Le indagini continuano
Quindi la procura diretta da Antonio De Nicolo ha deciso a quanto pare di prendersi tutto il tempo che serve per fugare anche l’ultimo dubbio.
La scomparsa
Liliana Resinovich, 63 anni, pensionata della Regione Friuli Venezia Giulia, sparì dalla sua casa di Trieste la mattina del 14 dicembre 2021 e venne ritrovata cadavere il 5 gennaio nel parco dell'ex ospedale psichiatrico, a meno di 2 chilometri dall'appartamento che divideva con il marito Sebastiano Visintin.
"Circo mediatico"
Fin dall'inizio De Nicolo ha parlato solo attraverso comunicati stampa. E ha criticato anche quello che ha definito "un circo mediatico". "Spiace dover constatare - aveva scritto il procuratore - che accanto alle indagini doverosamente scrupolose che questo ufficio sta conducendo (...) da qualche tempo si sta svolgendo una serie di processi mediatici paralleli su vari social media, nutriti da qualche notizia vera e rilevante e da non poche notizie false o irrilevanti, manipolate da sedicenti esperti ed orientate verso risultati non convalidati dagli atti regorlamente acquisiti al fascicolo processuale".