Trieste, 14 maggio 2023 - Liliana Resinovich scomparve esattamente 17 mesi fa. “E quella è anche la data della sua morte”, non ha dubbi Claudio Sterpin, 82 anni, l’amico di gioventù ritrovato. Perché l’autopsia ha fissato il decesso al 3 gennaio 2022, due giorni prima dal ritrovamento. Ma i dubbi restano. A partire dallo stato di conservazione del cadavere, con i segni visibili della depilazione dovuta alla frequentazione delle saune, poco prima di sparire.
L’udienza verità del 5 giugno
Il prossimo 5 giugno è fissata l’udienza verità. Il gip si dovrà esprimere su quello che per tutta Italia resta “il giallo di Trieste”.
La procura ha chiesto l’archiviazione per suicidio. Sono state presentate tre opposizioni dal fratello Sergio, dalla nipote Veronica e dal marito Sebastiano Visintin.
I punti oscuri
Finirà davvero così? Oppure dovranno essere indagati altri aspetti rimasti in sospeso e mai chiariti, come la data della morte appunto. Che l’autopsia colloca presumibilmente tre giorni prima della scoperta del cadavere, trovato il 5 gennaio 2022 in un boschetto dell’ex ospedale psichiatrico, un parco desolato affollato di rifiuti e bivacchi a pochi minuti da casa. Un posto davvero lontano da una come Lilly, hanno sempre ripetuto gli amici. E tutti abbiamo in mente gli scatti che il marito rilanciava sui social: lei fisico sportivo, sempre in ordine, raffinata, con quel ciuffo di capelli bianchi che aveva voluito perché lo scambiavano sempre per un’altra, così dice chi la conosceva.
Le parole dell’amico Claudio Sterpin
Claudio Sterpin per molto tempo è stato sotto i riflettori della cronaca proprio come il marito. I due uomini sono stati rappresentati come rivali e duellanti. Sterpin ha raccontato che Lilly si preparava a una vita nuova con lui. “Oggi - riflette - sono l’ultima persona a poter parlare. Ma vedo che la famiglia ha fatto opposizione all’archiviazione. Perché altrimenti mi devono spiegare dov’è stata Lilly per 20 giorni, come ha fatto il suo corpo a conservarsi così. La logica cozza con l’idea che lei possa essere rimasta in quel boschetto così a lungo. Sarebbe stata divorata da topi, cinghiali, insetti. Invece era perfetta”.
La promessa alla nipote Veronica
Liliana Resinovich non aveva avuto figli, non era mai stata mamma. Ma aveva un legame speciale con la nipote Veronica, figlia del fratello Sergio.
La ragazza ha raccontato in tv che la zia, poco più di un mese prima di sparire, le aveva promesso: per la tua prossima laurea faremo una festa ancora più grande. Un segno chiaro, è il ragionamento, che pensava al futuro. Invece 40 giorni dopo era uscita di casa per diventare un mistero.
Il linguaggio cifrato
Tra gli elementi citati nella richiesta di opposizione presentata dal legale del fratello, c’è il rapporto con Sterpin. Viene analizzato anche dalle telefonate e dai messaggi che nella settimana precedente la scomparsa sono stati costanti. L’avvocato rileva che syWhatsApp veniva usato un vero e proprio linguaggio cifrato, numeri al posto delle lettere, che erano a loro volta la sigla di parole. Così la sequenza 3-1-11 avrebbe significato ciao amore mio. Quel legame viene indicato come una prova della voglia di vivere di Lilly. Che, è la conclusione del legale, non aveva alcun motivo per desiderare di morire.