Trieste, 2 dicembre 2023 – Liliana Resinovich, torna l’ipotesi riesumazione, ne ha parlato a ‘Quarto grado” il generale Garofano, consulente del marito di Lilly, Sebastiano Visintin. Mentre Cla
Le parole di Claudio Sterpin
Sterpin è “l’amico speciale di Lilly” per l’Italia che si è appassionata al giallo. La 63enne di Trieste sparì da casa quel martedì mattina del 2021 e venne trovata morta in due sacchi neri da immondizia in un parco a neanche due chilometri di distanza, il 5 gennaio 2022.
Suicidio o omicidio?
Si è suicidata, come ritiene la procura che ha chiesto l’archiviazione? Oppure è stata uccisa, come pensa da sempre il fratello? Il nodo è l’esame medico legale, lo ha riconosciuto qualche tempo fa anche lo stesso procuratore capo, Antonio De Nicolo. Dovrà rispondere alle domande lasciate in sospeso Cristina Cattaneo, l’antropologa forense che si è occupata anche del caso Yara Gambirasio. Fin dall’inizio, su questo mistero, aleggia l’ipotesi riesumazione del cadavere. E aveva già lavorato come consulente del fratello Sergio il medico legale triestino Stefano D’Errico, oggi in campo anche per la famiglia di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato.
Quando scade la proroga delle indagini
Per Liliana Resinovich il gip aveva chiesto altre indagini, quel termine sta per scadere. Anche se il 5 giugno, dopo aver elencato 25 punti da chiarire, il giudice Luigi Dainotti concludeva così il suo decreto: “Fissa il termine (peraltro meramente indicativo, considerata la complessità degli accertamenti indicati) di 6 mesi per lo svolgimento delle predette indagini”.
“Giustizia e verità per Lilly”
Signor Sterpin, che cosa si aspetta? “Giustizia e verità per Lilly. Ormai tengo duro per questo. M’interessa sempre meno lasciare questo mondo. Ma vorrei vedere la fine chiara di questa storia. Di certo Lilly non si è suicidata. Ed è morta lo stesso giorno della scomparsa. Per come è stato trovato il cadavere sicuramente è stata tenuta da qualche parte, da morta. E trasportata nel parco poco prima del ritrovamento”.
Quell’analisi sul piede sinistro
Al punto numero 18 nell’elenco degli accertamenti il gip aveva richiesto approfondimenti sul piede sinistro, con l’indicazione di “sottoporre ad analisi medico legale” alcuni campioni repertati, “per accertare l’origine della colorazione anomala” sul tallone. Esami anche su un altro reperto “per verificare l’eventuale esistenza di prove di congelamento”.
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