Trieste, 21 gennaio 2022 - Liliana Resinovich sarà seppellita martedì 25 gennaio a Trieste, con una cerimonia privata e riservata, com’era lei. Ma resta un giallo la morte della 63enne, scomparsa da casa la mattina del 14 dicembre e trovata cadavere a un chilometro e mezzo dalla sua abitazione, nel parco dell’ex ospedale psichiatrico, il 5 gennaio.
Il giallo
In attesa degli esami tossicologici, la procura non ha sciolto la riserva e tiene aperte le due strade, omicidio ma anche suicidio. Un’ipotesi, la seconda, che lascia increduli gli amici. “Non l’avrebbe mai fatto”, continua a ripetere Fulvio Covalero, che fin dall’inizio ha fatto di tutto per tenere alta l’attenzione sulla scomparsa di Lilly.
Liliana Resinovich, le 3 domande senza risposta
Le indagini
Il procuratore capo Antonio De Nicolo dopo l’autopsia ha ribadito che “non sono stati rilevati traumi da mano altrui atti a giustificare il decesso. Infatti il referto autoptico attribuisce la causa della morte a “scompenso cardiaco acuto” e precisa che altri accertamenti sono in corso”. Ha quindi concluso: “È dunque evidente che, per conoscere con attendibilità l’effettiva causa del decesso, è necessario attendere gli esiti degli esami tossicologici”. Al momento l’ipotesi di reato resta sequestro di persona, “allo stato non vi sono motivi per privilegiare l’ipotesi che il decesso sia avvenuto a causa di condotte altrui rispetto a quella del decesso avvenuto per mano propria”.
La lettera
Sergio Resinovich, fratello di Liliana, ha scritto al cognato affidandosi all'avvocato Luigi Fadalti. "Mi è giunta mi è giunta notizia della tua volontà di cremare il corpo di Liliana. Come sai, un corpo può rivelare molte cose agli investigatori anche dopo la tumulazione e anche dopo molto tempo. Ti prego, pertanto, per elementari esigenze di indagine di non cremare il corpo di Liliana. Una scelta di questo tipo significherebbe un evidente disprezzo verso quelle elementari esigenze di verità e, financo, verso il diritto di giustizia della povera Liliana. Sono certo che vorrai rispettare fino in fondo la memoria di Liliana. Ti prego di assumere il comportamento che possa tenere intatte le speranze di accertare la verità.
"Il marito aveva dichiarato quella volontà - spiega l'avvocato -. Ma con le indagini ancora in corso pareva un'iniziativa del tutto fuori luogo". La stessa Procura ha dato il nulla osta alla sepoltura ma non alla cremazione. Anche sulle modalità del funerale c'è stato "un dissapore poi risolto. Il marito avrebbe desiderato la massima partecipazione, la famiglia d’origine invece voleva che fosse assolutamente privato, come poi sarà". Avvocato, ma qual è la convinzione del fratello? Omicidio o suicidio? "A questa domanda preferisco non rispondere".