Trieste, 20 agosto 2024 – Di anomalie sul telefono di Liliana Resinovich – il giallo di Trieste – in questi mesi si è parlato molto ma per Nicodemo Gentile, legale del fratello Sergio, bisogna indagare ancora. Il legale rende nota oggi la sua richiesta di estendere la consulenza sul cellulare della 63enne di Trieste scomparsa da casa il 14 dicembre 2021 e ritrovata cadavere il 5 gennaio 2022 in un parco poco distante dall’apparentamento che divideva con il marito Sebastiano Visintin.
Il fratello Sergio : “Bisogna indagare ancora”
Il fratello Sergio al telefono con Quotidiano.net rinnova l'appello: “Devono essere controllate tutte le telefonate. Finora è stato rilevato che il telefonino era in casa ma dai tabulati risultano interazioni. Chiediamo quindi che la procura renda disponibili tutti questi elementi”.
Le ultime notizie sulla seconda autopsia
E si attendono per settembre le novità sulla seconda autopsia alla quale sta lavorando l’antropologa forense di Yara Gambirasio, Cristina Cattaneo. Si aspetta risposte definitive da questo nuovo esame? “Temo che non sia possibile – è il dubbio di Sergio Resinovich -. Anche se non ho cognizioni medico-scientifiche. Perché è passato troppo tempo, il corpo non era mantenuto come doveva, era nel sacco salma. Ma io questo l'ho scoperto soltanto alla fine, quando Lilly è stata riesumata ed è stata trasferita a Milano”.
Il mistero di Lilly si risolverà mai?
Ma il mistero della morte di Lilly si risolverà mai? “Spero di sì – confida Sergio Resinovich -. A giugno 2023 il giudice ha chiesto nuove indagini, ha fatto un elenco di 25 punti. La seconda autopsia è uno, ma poi bisogna valutare anche tutto il resto: gli spostamenti, i telefoni, le incongruenze sulle dichiarazioni di tutti questi anni”. E se venisse confermata l'ipotesi del suicidio? Il fratello di Lilly non ha dubbi: “Mia sorella non si è suicidata, prima o poi pubblicherò le foto del suo viso. I segni sono evidenti, dimostrano che è stata picchiata. E sui sacchi non ci sono impronte. Come ha fatto a infilarseli? Con la magia?”.
La scomparsa di Liliana Resinovich
La pensionata 63enne era scomparsa la mattina del 14 dicembre 2021, le telecamere della scuola di polizia in via Damiano Chiesa, vicino a casa, la immortalano mentre cammina a passo spedito con in mano le buste della spazzatura, sono passate da poco le 8.40. La fruttivendola di via San Cilino, Iva, aveva poi raccontato alla polizia di averla vista passare davanti al suo negozio. Infine una figura di donna in tutto sovrapponibile alla prima viene ripresa dalle telecamere di un autobus in piazzale Gioberti, capolinea dei bus. Identificazione avvalorata anche da un mago degli effetti speciali di Hollywood ma mai accettata dalla famiglia.
Il ritrovamento nel parco
Il cadavere di Lilly era stato trovato nel pomeriggio del 5 gennaio 2022 nel parco dell’ex ospedale psichiatrico. Era avvolto in due sacchi neri da spazzatura, la testa chiusa da due buste di plastica, di quelle che si usano per la spesa, un cordino attorno al collo, ma non stretto. “Una scena che pareva costruita”, è sempre stato il giudizio di amici e parenti. Il rebus di Lilly continua a non avere una soluzione.