Martedì 7 Gennaio 2025
RITA BARTOLOMEI
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Liliana Resinovich, il marito Sebastiano Visintin: “Penso che qualcuno le abbia fatto del male”

La 63enne di Trieste venne ritrovata cadavere esattamente 3 anni fa, il 5 gennaio 2022. “Non credo che la perizia risolverà il mistero, attendo. Cosa pensano le persone? In tanti sono con me e me lo scrivono”

Trieste, 5 gennaio 2025 - Il giallo di Liliana Resinovich - il mistero di Trieste - inizia di fatto nel pomeriggio del 5 gennaio di tre anni fa, nel parco dell’ex ospedale psichiatrico del rione San Giovanni, dove la 63enne scomparsa da casa il 14 dicembre 2021 viene ritrovata cadavere, il corpo avvolto in due sacchi scuri, di quelli grandi da spazzatura. Suicidio o omicidio? Resta da capire.

Liliana Resinovich venne ritrovata cadavere nel parco dell'ex ospedale psichiatrico a Trieste il 5 gennaio 2022
Liliana Resinovich venne ritrovata cadavere nel parco dell'ex ospedale psichiatrico a Trieste il 5 gennaio 2022

“Spero che non sia lei”, le prime parole del marito Sebastiano Visintin. Lo abbiamo raggiunto al telefono.

Signor Visintin, il 15 gennaio è attesa la relazione medico legale di Cristina Cattaneo. Si attende la soluzione del mistero sulla morte di sua moglie?

“Non so cosa aspettarmi ma purtroppo non credo. Temo che non si arrivi a capire davvero cos’è successo. Dopo tre anni e schiere di opinionisti, criminologi, esperti. Sono emerse tante tesi”.

Secondo lei cosa è accaduto davvero a Lilly?

“Penso che qualcuno le abbia fatto del male. Magari non volendo, penso a una discussione finita male”.

La stessa ipotesi che è stata avanzata anche da un suo consulente.

“Sì, il dottor Barisani. Obiettivamente ci sono elementi che portano a escludere il suicidio, i sacchi, ad esempio. E anche la data della morte è un vero rebus. Ti aspetti chiarezza ma oggi sono deluso, anche arrabbiato, per questa assenza di risposte”.  

Nel frattempo lei è stato rinviato a giudizio per diffamazione, dopo la querela dei suoi vicini.

“Diffamazione aggravata. Ma ho la coscienza tranquilla. Affronterò il processo”.  

Lei ha querelato qualcuno?

“No, anche se avrei potuto farlo cento volte”.  

Perché non lo ha fatto?

“Perché conosco quel mondo, vuol dire andare avanti per 10 anni”.  

Non si è mai sottratto ai riflettori, si è anche contraddetto.

“Ho aperto le porte a tutti, sono andato nelle trasmissioni tv per far capire il nostro mondo, il mondo mio e di Liliana”.  

Cosa pensano secondo lei gli italiani di Sebastiano Visintin, marito di Lilly?

“Per qualcuno posso essere l’uomo geloso che può aver fatto del male a Lilly. Ma la maggior parte delle persone è con me, in tanti mi scrivono. Il vento sta cambiando, io percepisco questo”.  

Il 5 gennaio 2022 ha detto: speriamo che non sia lei.

“Quel pomeriggio mi trovavo con due troupe, i giornalisti m’informarono: hanno trovato un corpo. Tremando ho pronunciato quelle parole, ‘speriamo non sia lei’. Sono andato là, nel parco dell’ex ospedale psichiatrico, ma non mi hanno permesso di avvicinarmi. Nessuno di noi familiari ha avuto la possibilità di vedere il corpo. Non so se sia stato meglio così. Io voglio ricordarmi il volto di Lilly che conoscevo”.