Trieste, 5 gennaio 2025 -“La sua scomparsa è assolutamente incomprensibile”, scriveva Fulvio Covalero, amico di Liliana Resinovich, in un messaggio al sito TriestePrima il 19 dicembre 2021 per segnalare la scomparsa della 63enne da via Verrocchio 2. Proseguiva: “Ci conosciamo da quando aveva attorno ai 18 anni, si girava assieme a un bel numero di amici passando le domeniche prevalentemente in Carso (...)”. E concludeva: “Escludo che sia stata avvicinata da qualche malintenzionato, è tutt’altro che una donna sprovveduta”.
Bisogna tornare lì, a quei giorni, quando il ‘caso Resinovich’ non è ancora diventato argomento da rotocalco e la scena non è stata ’inquinata’ da troppi pareri.
In quei giorni, c’è un giornalista che si muove con attenzione e rigore su questa storia che non è ancora ’la’ storia, capace di catalizzare l’interesse dei media di tutta Italia e riversare a Trieste schiere di inviati.
Nicolò Giraldi, responsabile di TriestePrima, fa il suo mestiere. Con un collega segue le tracce, le soffiate che riceve e va a controllare. Il 5 gennaio 2022, la mattina, a poche ore dal ritrovamento del cadavere di Lilly, perlustra quella stessa area e arriva “a 40 metri in linea d’aria” da dove sarà poi ritrovato il corpo. Ma mentre lo racconta al telefono a Quotidiano.net non c’è la minima ombra di compiacimento nel tono della voce.
“Il vicino di casa di Liliana – ricorda – mi aveva fatto presente che nel parco dell’ex ospedale psichiatrico c’erano diversi edifici fatiscenti. Ricordo che era il pomeriggio del 4 gennaio 2022, quelle parole mi hanno messo un tarlo. Mi sono detto, vado a vedere. Ma era già buio pesto. Così ho rimandato alla mattina dopo. Ho girato, mi sono fermato quando era più o meno mezzogiorno”. Il resto è cronaca. Alle 17.17 la polizia chiama il medico legale Fulvio Costantinides. C’è un cadavere nel parco e una lunga lista di domande. Inizia un mistero che dura ancora oggi. Nicolò, se tu dovessi dare un titolo a questi tre anni? “Forse direi, solitudine e caos. La solitudine è quella della vittima, mi sono fatto quest’idea. Il caos è tutto quello che è nato dopo, attorno alla sua morte”.