Roma, 18 agosto 2023 – Polemiche, prese di distanza dell’esercito, un esame disciplinare avviato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, ma intanto un risultato il generale Roberto Vannacci l’ha ottenuto: il suo libro “Il mondo al contrario”, fra ieri ed oggi, è balzato al primo posto delle vendite su Amazon (la più grande piattaforma di e-commerce al mondo).
Nel suo libro Roberto Vannacci, 55 anni, originario della Spezia, già a capo dei paracadutisti della Folgore e attuale comandante dell’Istituto Geografico Militare di Firenze si scaglia contro “la dittatura delle minoranze”, attaccando omosessuali – definiti “non normali” – ma anche ambientalisti, femministe, immigrati clandestini, famiglie arcobaleno e quant’altro. "La normalità è l'eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionali”.
I contenuti del libro
"Il titolo – si legge nella quarta di copertina – la dice lunga sul tenore e sui contenuti di questo libro. “Il Mondo al contrario” vuole infatti provocatoriamente rappresentare lo stato d’animo di tutti quelli che, come me, percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità. “Cosa c’è di strano? Capita a tutti, e spesso” – direte voi. Ma la circostanza anomala è rappresentata dal fatto che questo sgradevole sentimento di inadeguatezza non si limita al verificarsi di eventi specifici e circoscritti della nostra vita, a fatti risonanti per quanto limitati, ma pervade la nostra esistenza sino a farci sentire fuori posto, fuori luogo ed anche fuori tempo. Alieni che vagheggiano nel presente avendo l’impressione di non poterne modificare la quotidianità e che vivono in un ambiente governato da abitudini, leggi e principi ben diversi da quelli a cui eravamo abituati”.
“Basta aprire quella serratura di sicurezza a cinque mandate che una minoranza di delinquenti ci ha imposto di montare sul nostro portone di casa per inoltrarci in una città in cui un’altra minoranza di maleducati graffitari imbratta muri e monumenti, sperando poi di non incappare in una manifestazione di un’ulteriore minoranza che, per lottare contro una vaticinata apocalisse climatica e contro i provvedimenti già presi e stabiliti dalla maggioranza, blocca il traffico e crea disagio all’intera collettività. I dibattiti non parlano che di diritti, soprattutto delle minoranze: di chi asserisce di non trovare lavoro, e deve essere mantenuto dalla moltitudine che il lavoro si è data da fare per trovarlo; di chi non può biologicamente avere figli, ma li pretende; di chi non ha una casa, e allora la occupa abusivamente; di chi ruba nella metropolitana, ma rivendica il diritto alla privacy”.
La difesa del generale
Accuse di omofobia, ma non solo, davanti alle quali il generale Vannacci si è difeso in questa intervista rilasciata a Qnet.