
Traffico a Milano
Roma, 20 febbraio 2017 - UN SOLO documento al posto dei vecchio libretto di circolazione e del certificato di proprietà. Una fusione che attende di vedere la luce da un paio d’anni e che porterà al cittadino due vantaggi: meno burocrazia da sbrigare e un risparmio di 39 euro. L’integrazione di competenze tra Pubblico Registro Automobilistico (PRA) gestito dall’Aci e della Motorizzazione, che dovrebbero confluire in un’agenzia unica presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dovrebbe arrivare con uno dei decreti attuativi della riforma della Pubblica amministrazione, sul tavolo del cdm di questa settimana. In pratica, come ha annunciato ieri il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini, l’automobilista avrà «un solo documento per l’auto al posto dei due attuali» prodotti da Aci (il certificato di proprietà del veicolo) e Motorizzazione (il libretto di circolazione), «con responsabilità del Ministero». «Avevo preso questo impegno due anni fa e l’ho mantenuto», ha rivendicato Nencini sottolineando che «per i cittadini ci sarà un risparmio di 39 euro». PER OGNI pratica di immatricolazione o passaggio di proprietà si pagheranno, quindi, 61 euro contro gli attuali 100. Verrà introdotta anche un’unica modalità di archiviazione, finalizzata al rilascio di un documento unico, contenente i dati di proprietà e di circolazione di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi. Sul tema si era pronunciata lo scorso 7 febbraio anche l’Autorità Antitrust, che aveva chiesto l’istituzione di «un’unica agenzia sottoposta alla vigilanza del Ministero dei Trasporti in cui far confluire le funzioni ad oggi svolte dal Mit e da Aci», precisando che la nascita della nuova agenzia avrebbe avuto come conseguenza «l’introduzione di un’unica modalità di archiviazione, finalizzata al rilascio di un documento contenente i dati di proprietà e di circolazione» degli autoveicoli. ADESSO, la carta di circolazione emessa dalla Motorizzazione è l’unico documento valido per la circolazione dei veicoli in tutti i Paesi, ma per l’ordinamento italiano c’è anche la necessità di iscrivere il veicolo al PRA, gestito dall’Aci, atto con il quale l’intestatario del veicolo diventa proprietario. Un’anomalia tutta italiana, che sta per finire. Forse già da quest’anno. Il decreto, allo studio del governo in questi giorni, fisserà i tempi. Pare che al momento non sia prevista la nascita dell’Agenzia per il trasporto stradale, immaginata nelle bozze dello scorso anno.