La Danimarca non estraderà il difensore delle balene Paul Watson in Giappone, e lo ha rimesso in libertà ieri in Groenlandia, dove si trovava in carcere da luglio in applicazione di un mandato di cattura internazionale emesso da Tokyo. Se fosse stato estradato in Giappone, il 74enne Watson avrebbe rischiato una condanna fino a 15 anni di prigione: gli viene contestata un’azione di protesta ‘violenta’ contro la caccia ai cetacei che aveva preso di mira una nave baleniera nipponica nell’Oceano Antartico nel 2010. Secondo l’accusa, Watson aveva colpito un membro dell’equipaggio lanciando una bomboletta puzzolente, ferendolo: i suoi avvocati hanno dimostrato la sua innocenza. Watson – tra i fondatori di Greenpeace e, dopo essere stato espulso, di Sea Shepherd – aveva chiesto "asilo politico" e la cittadinanza alla Franciael Macron.
CronacaLiberato Watson, difensore delle balene. E Copenaghen nega l’estradizione a Tokyo