"Giulio Regeni non era un agente dei servizi segreti italiani. Nella struttura non lo conosceva nessuno e su mandato ho sondato anche i servizi inglesi, l’MI6: chiesi se era una loro risorsa e mi dissero che non lo era, io penso sia vero". A dirlo l’ex direttore dell’Aise, Alberto Manenti, sentito come testimone nel processo davanti alla prima Corte di Assise di Roma che vede imputati quattro 007 egiziani accusati del sequestro e dell’omicidio del ricercatore friulano avvenuto in Egitto nel 2016.
CronacaL’ex capo degli 007: "Regeni non era una spia"