"Le armi devono tacere, in Libano ci sia subito la tregua". L’alto rappresentante Ue Josep Borrell (nella foto) sintetizza in un accorato appello la posizione dei 27 Paesi dell’Unione dopo che ha riunito d’emergenza i ministri degli Esteri europei, in videoconferenza, per analizzare i drammatici sviluppi sul campo e affinare le posizioni comuni. Anche perché la situazione umanitaria "si sta rapidamente deteriorando" e gli sfollati in pochi giorni hanno già raggiunto quota "un milione". La realtà però è che l’operazione di terra da parte delle forze israeliane impone ormai una nuova necessità: le evacuazioni. Il governo tedesco, ad esempio, ha annunciato l’invio di un aereo militare per trasferire il personale diplomatico e le loro famiglie.
Il vicepremier Antonio Tajani, nel corso della riunione, ha informato i colleghi del fatto che molti italiani hanno già lasciato il Paese ma che il nostro governo è pronto a eventuale assistenza in caso di "evacuazione d’urgenza" e ha suggerito di "coordinare gli sforzi" per la protezione di tutti i cittadini dell’Unione che potessero trovarsi in difficoltà. "Questo è il momento della verità per il Libano", ha sottolineato infine Borrell.
red. est.