Firenze, 31 dicembre 2014 - Gentile direttore, ci prepariamo ad affrontare la maratona poco edificante dell’elezione del nuovo Capo dello Stato. Le grandi manovre sono già partite e, come sempre, assisteremo a spettacoli indecorosi, anche nel nostro Parlamento e probabilmente in diretta tv. Lei che idea si è fatto: chi sarà il nuovo presidente?
Mario Reali, Empoli
L’ELEZIONE di un presidente della Repubblica è l’occasione nella quale i nostri politici hanno sempre dato l’immagine meno nobile di loro stessi. Quindi non c’è da meravigliarsi. Anzi: la nostra storia recente ci ha mostrato altri aspetti, ben più vergognosi dei parlamentari. Quasi rimpiangiamo gli anni Sessanta nei quali, il peggio che potesse capitare, era qualche scritta offensiva sulla scheda elettorale o qualche show poco educativo in aula. Gli agguati dei franchi tiratori si sono sempre verificati ma poco si sapeva dei retroscena, che anche nei giornali - per non parlare della tv nazionale irregimentata - non andavano ancora di moda. Lei mi chiede pronostici, ma credo che sia praticamente impossibile farne. Certo, ormai abituati ai colpi di scena, non mi meraviglierei se dal cilindro dei candidati uscisse un nome diverso da quelli che circolano. Questo Parlamento è troppo imprevedibile e disobbediente per garantire la disciplina dei partiti. Quindi, caro Mario, si prepari al solito spettacolo. Che sarà indegno, ma è lo spettacolo specchio del Paese: se non ci fosse, un po’ ci mancherebbe.