"Non credo che Calenda possa essere il candidato unitario. Il Pd vuole il proprio candidato e organizzerà le primarie per tutto il centrosinistra. Ma sembra che lui non sia disposto a partecipare". Così il segretario del Pd Enrico Letta, in un’intervista al quotidiano spagnolo El Paìs, in risposta alla domanda riguardante le elezioni del sindaco di Roma.
Immediata la replica del leader di Azione che su Twitter scrive: "Enrico Letta te lo propongo davvero per l’ultima volta. Lascia stare le velleità di alleanza con i 5s e ritiro della Raggi, a Roma hanno fatto un disastro, non continuare a tirare per la giacca Zingaretti che non può far cadere la regione sotto Covid. Allontana Bettini, Astorre e Mancini e la loro classe dirigente. Non li far governare le primarie. Facciamo una squadra di persone competenti che non hanno bloccato Roma e vinciamo al primo turno, parlando ai Romani di Roma. Da domani. Coraggio!". Poi Calenda affronta la questione anche in tv, a Sky Tg24: "Le primarie non si sa nemmeno se ci sono, continuano a parlare di far ritirare la Raggi e mettere Zingaretti. Sono 6 mesi che vanno avanti così. Io da 6 mesi vado in giro per Roma a fare le mie proposte. Non ho intenzione di passare 3 mesi a dire quanto è cattivo uno e quanto è buono un altro".
Letta ha anche parlato di Renzi, numero uno di Italia Viva: "L’incontro con lui è stato un incontro tra due adulti. Ma è andata bene". Salvo poi aggiungere: nel 2018, con Renzi al timone, il Pd ebbe "la peggiore sconfitta della storia della sinistra italiana, e la paghiamo ancora".