Mercoledì 8 Gennaio 2025
Mauro Avellini
Cronaca

Terrorismo ad alta velocità

La lettera

Il vicedirettore de La Nazione Mauro Avellini

Firenze, 29 dicembre 2014 - CARO DIRETTORE, dopo quei due o tre piccoli ordigni che hanno danneggiato i binari hanno parlato di terrorismo, ma a me sembra un po’ esagerato. I terroristi facevano cose ben peggiori e comunque mi sembra legittimo protestare per certe scelte che non riguardano il futuro del paese ma solo gli interessi di pochi. 

Stefano F., via mail

 

RISPONDE IL VICEDIRETTORE MAURO AVELLINI

C’ È UNA REGÌA dietro gli incendi alle linee dell’alta velocità che hanno causato danni ingenti e ritardi ai treni attentando alla sicurezza dei viaggiatori. Firenze, Milano e Bologna: un’unica mano, pericolosa e di matrice terroristica. C’è una strategia più ampia oltre il singolo episodio. I pm e il ministro hanno parlato chiaro. E che si fa sul serio l’hanno capito tutti, tranne i giudici della Corte d’Assise di Torino quando due settimane fa hanno assolto dall’accusa più grave i quattro attivisti che misero a ferro e fuoco il cantiere di Chiomonte con bengala, molotov e bombe carta. L’escalation di questi ultimi giorni dimostra che dentro i «no tav» comanda l’ala dura e che non è possibile scendere a patti con questa frangia di estremisti che hanno trasformato una legittima protesta in lotta politica. E quando la lotta politica usa gli strumenti della violenza armata e organizzata in modo paramilitare per costringere lo Stato ad abbandonare una scelta politica ed economica, si tratta di terrorismo. Anche se poi i giudici usano il guanto di velluto.