CASTELFIORENTINO (Firenze)
L’ha freddata in strada con tre colpi di pistola e poi è scappato. Tre spari che all’improvviso hanno squarciato il silenzio di un giovedì sera macchiato di sangue dall’ennesimo femminicidio, avvenuto stavolta in un quartiere residenziale di Castelfiorentino, in provincia di Firenze. Steso a terra in una pozza di sangue il corpo di Klodiana Vefa, 36 anni. È morta sul colpo. Il killer è suo marito, Alfred, fuggito a bordo di una Golf grigia. Tra i primi a trovare il corpo è stata la figlia di 14 anni. "Scendi, scendi subito: mamma è morta", ha urlato al fratello più grande, 17 anni, che in quel momento stava riposando nel letto.
È successo tutto intorno alle 20 di ieri sera, quando la coppia ha avuto l’ennesima discussione. I due vivevano da separati in casa, i rapporti erano ormai logori. In strada l’ennesima discussione, forse per la gelosia di lui che non si era mai rassegnato alla fine della loro relazione.
L’uomo allora è salito in casa, ha preso la pistola che teneva nascosta nel cassetto e poi è tornato in strada. È andato incontro alla vittima e le ha sparato tre colpi lasciandola a terra senza vita. Poi si è dato alla fuga. I carabinieri riferiscono di un testimone che era seduto su una panchina in un circolo a pochi passi da dove è avvenuto l’orrore. Klodiana lavorava come operaia, voleva rifarsi una vita dopo la fine della relazione anche se la convivenza con il marito, muratore, non era facile. I vicini raccontano di una famiglia all’apparenza tranquilla. Ma ora ci sono solo dolore e lacrime. "Perché? Perché?", si chiede un vicino. Sono tutti radunati intorno a quel marciapiede. Manca il fiato, non escono le parole. Restano solo l’orrore e lo choc.
"Purtroppo è accaduta da poco una sciagura - il commento pubblicato ieri sera su Facebook dal sindaco Alessio Falorni -. Una ragazza è stata uccisa, pare in seguito a una lite. Sono sul posto assieme alle forze dell’ordine. È davvero presto per discutere le ipotesi che sono tuttora al vaglio delle forze dell’ordine. È il momento del silenzio, e di stringersi attorno a una famiglia toccata da un avvenimento terribile".
Le indagini dei carabinieri sono andate avanti per tutta la notte. L’uomo non può essere andato lontano. L’area dell’omicidio, via Galvani, è stata isolata, per non inquinare la scena del crimine e per agevolare i rilievi scientifici e balistici necessari. Gli investigatori hanno continuato per ore ad ascoltare le testimonianze dei familiari e dei conoscenti della vittima. Posti di blocco organizzati lungo le direttrici di traffico più importanti della Valdelsa fiorentina, sia in direzione Empoli che in direzione Firenze. Allertati anche i carabinieri di Siena. L’uomo in fuga non può essere andato troppo lontano. Resta il dolore per l’ennesimo femminicido, l’ultimo di una lista lunghissima. Troppi dissidi familiari finiscono nel sangue, in tragedia. Con le donne sempre più nel mirino.