Sabato 15 Febbraio 2025
LUCA FILIPPI
Cronaca

L’Elba travolta da un mare di fango: "Che dolore, abbiamo perso tutto"

Il racconto di una notte di paura. Frane e allagamenti, ottanta persone salvate dai vigili del fuoco. Tanti automobilisti bloccati sott’acqua nelle auto. La conta dei danni è pesante anche in Maremma.

Il racconto di una notte di paura. Frane e allagamenti, ottanta persone salvate dai vigili del fuoco. Tanti automobilisti bloccati sott’acqua nelle auto. La conta dei danni è pesante anche in Maremma.

Il racconto di una notte di paura. Frane e allagamenti, ottanta persone salvate dai vigili del fuoco. Tanti automobilisti bloccati sott’acqua nelle auto. La conta dei danni è pesante anche in Maremma.

dall’inviatoPORTOFERRAIO (Livorno)Anche il mare è coperto di fango: il colpo d’occhio quando si arriva con la nave è impressionante, con la baia di Portoferraio che perde il suo bellissimo azzurro e si tinge di marrone. Così è l’Elba, ferita al cuore da piogge torrenziali. L’isola delle vacanze ora è l’isola della disperazione. Danni pesanti a Portoferraio, ma anche in altre zone. Un territorio fragile che sconta anche uno sviluppo edilizio disordinato negli anni Settanta e Ottanta e nel quale l’effetto dei temporali autorigeneranti è massimo. La tempesta perfetta: un mare ancora troppo caldo che continuamente fornisce energia alle incursioni dei fronti di aria fredda innescando precipitazioni torrenziali. In poco più di mezz’ora, giovedì sera, un fiume d’acqua e di fango ha ricoperto una vasta area pianeggiante alle spalle del porto. Solo grazie all’intervento delle squadre dei vigili del fuoco e della Protezione civile non ci sono state vittime, almeno tre salvataggi, nelle case sommerse dall’acqua, sono avvenuti in extremis, nove ragazzi e ragazze di una scuola di danza sono stati evacuati appena in tempo. In totale, sono state 80 le persone soccorse, 28 gli automobilisti bloccati nelle vetture finite sott’acqua.

"Siamo andati a spostare l’auto per parcheggiarla più in alto – racconta Edoardo che abita in via del Carburo – e in dieci minuti l’acqua è arrivata a un metro e venti, alla fine mi arrivava quasi al collo, ho faticato per rientrare a casa, fortuna che abito al primo piano". Ma per tante famiglie, residenti al piano terra, l’alluvione è stata devastante, l’acqua ha distrutto mobili, elettrodomestici, librerie, vestiti negli armadi. "Abbiamo perso tutto" dicono con un filo di voce due donne che stanno cercando di ripulire la loro abitazione dal fango. Subito è scattata la macchina dei soccorsi con colonne di volontari delle Pubbliche Assistenza e Misericordie arrivate nella notte con i traghetti dai territori della Toscana, ma i problemi da risolvere sono tanti, come ammette il sindaco di Portoferraio Tiziano Nocentini che ha chiuso tutte le scuole.

Servirà una ricognizione molto attenta per valutare lo stato degli edifici colpiti. Alcune strade sono chiuse per frane e smottamenti. E subito ieri il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha annunciato che "verrà a breve emanata un’ordinanza con la dichiarazione di emergenza e calamità naturale", formalizzando al governo la richiesta di un analogo provvedimento nazionale. "Siamo una regione forte e unita, la Toscana è con i cittadini e le comunità colpite", aggiunge Giani. Marco Simiani, parlamentare Pd della Commissione Ambiente, ieri all’Elba, ha assicurato che il sindaco e il presidente della Regione avranno una audizione parlamentare sui danni registrati nell’isola.

E sempre in Toscana il maltempo, oltre all’Elba, ha colpito anche la vicina provincia di Grosseto. Centinaia di ettari di campi sono allagati nella zona tra Albinia, Orbetello e Capalbio, in provincia di Grosseto, dove le precipitazioni intense hanno fatto esondare canali e fossi poderali trascinando acqua e fango sui terreni coltivati a cereali ed ortaggi e fin dentro magazzini e piani bassi delle abitazioni.

Ma l’ondata di maltempo che ha interessato l’Elba e la Provincia di Grosseto, non ha risparmiato neppure altre aree della Toscana dove le precipitazioini sono state per fortuna meno disastrose. E ora dopo le piogge sta arrivando il freddo con una incursione da est. Un’abbondante precipitazione nevosa, iniziata nella notte e intensificatasi dall’alba di ieri, ha interessato l’intera montagna veneta, in particolare le Dolomiti, oltre alle province di Belluno e Vicenza, con notevole abbassamento delle temperature. Neve annunciata anche sopra i 600 metri in Appennino fra Toscana ed Emilia Romagna.