Firenze, 11 febbraio 2025 – Dopo l’approvazione della legge sul fine vita da parte del Consiglio regionale della Toscana, ora bisognerà vedere la reazione del governo nazionale, che potrebbe valutare l’impugnazione della norma di fronte alla Corte costituzionale. Infatti se l’esecutivo ritiene che una legge regionale ecceda la competenza di una regione, può promuovere la questione di legittimità costituzionale entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione.
![Il Consiglio regionale toscano ha approvato la legge 'Liberi subito' sul suicidio assistito](https://www.quotidiano.net/image-service/view/acePublic/alias/contentid/YjcxY2VmZmQtOGI1NS00/0/il-consiglio-regionale-toscano-ha-approvato-la-legge-liberi-subito-sul-suicidio-assistito.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
La procedura, tempi e modalità di accesso
La legge toscana è la prima in Italia a regolamentare tempi e modalità di accesso al suicidio assistito. Con la regolamentazione le persone che vogliono accedere al fine vita possono far domanda alla Asl. Viene poi istituita una commissione preposta a verificare la sussistenza dei requisiti fissati dalla Consulta affinché l’aiuto non costituisca reato.
Entro 15 giorni dall'entrata in vigore della legge, le Aziende Usl devono istituire una commissione multidisciplinare permanente per la verifica della sussistenza dei requisiti per l'accesso al suicidio assistito. La legge fissa poi i tempi e le modalità per l'accesso al fine vita: si prevede che la procedura per la verifica dei requisiti si concluda entro 20 giorni dal ricevimento dell'istanza. In caso di esito positivo, la commissione permanente procede all'approvazione o alla definizione delle modalità di attuazione del suicidio medicalmente assistito entro 10 giorni. Ed entro 7 giorni l'azienda sanitaria locale assicura il supporto tecnico e farmacologico e l'assistenza sanitaria per la preparazione all'autosomministrazione del farmaco. La norma stabilisce anche che tali prestazioni siano gratuite e si stanziano 10mila euro all'anno per tre anni.