(ANSA) - ROMA, 19 GIU - "Massimo Carminati è stato sotto intercettazione per tre anni, dal 2011 al giorno dell'arresto, dicembre del 2014. La Procura ha criminalizzato la banalità e creato un mostro. C'è stato un approccio stalinista al processo: ti intercetto per quello che sei e non per quello che fai". Lo ha detto Ippolita Naso, difensore dell'ex esponente dei Nar, nel corso del processo a Mafia Capitale. "In uno Stato di diritto e' possibile intercettare una persona per costruire il suo circuito di relazioni? Qui non siamo in assenza di fatti-reato ma di fatti. Bastano le parole di Carminati per mettere su un processo senza che siano stati fatti riscontri. E cosi' intercettazione dopo intercettazione siamo arrivati al 'mondo di mezzo' ("quello in cui tutti si incontrano, tra i vivi che stanno sopra e i morti che stanno sotto", ndr), una chiacchiera da bar elevata a prova per dimostrare che c'era la mafia a Roma", conclude il penalista.
CronacaLegale Carminati, processo stalinista