La City di Londra e Wall Street sono sotto choc. In quel veliero di lusso, trasformatosi in una bara, ci sono alcuni uomini dell’élite finanziaria mondiale, ufficialmente dispersi. Come il tycoon britannico Mike Lynch, perito con la figlia diciottenne Hannah (appena iscritta a Oxford), e Cris Morvillo (disperso con la moglie Nada) sbrigativamente etichettato come "l’avvocato americano" di Lynch. In realtà dal 1999 al 2005 Morvillo è stato procuratore aggiunto degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York, lavorando anche alle indagini penali sugli attacchi dell’11 settembre. Il suo curriculum ci riferisce che si è occupato di frodi sanitarie, assicurative e riciclaggio. Dal 2011 diventa socio dello studio legale Clifford Chance di New York. Si tratta di una società multinazionale di studi legali, tra le prime sette al mondo per fatturato, con sede centrale nel grattacielo londinese di 10 Upper Bank Street a Canary Wharf e 34 uffici in 23 Paesi tra Europa, Americhe, Asia e Oceania.
La Clifford fa stabilmente parte dei cinque studi legali britannici top, formanti il cosiddetto ‘Magic Circle’, e Morvillo ne era partner. Certamente i personaggi di maggiore caratura, tra quelli dispersi a bordo del Bayesian, sono Lynch e il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer intrappolato negli abissi con la moglie Judy. Mike, rampollo della working class inglese (il padre pompiere, la mamma infermiera), viene salutato da Irish Star, il quotidiano degli irlandesi americani, come il "primo miliardario tecnologico" del Regno Unito. Poi arriva la classifica dei paperoni di Forbes e il suo nome compare nell’elenco dei ‘billionaires’ nel 2014 e nel 2015 con un patrimonio personale che supera 1,5 miliardi di sterline. Genio della fisica e della matematica (si era laureato a Cambridge), lancia alcune start-up tecnologiche, tra cui una specializzata in software di riconoscimento automatico di targhe, impronte digitali e volti per la polizia. A 40 anni ha già un nome nell’industria dei chip.
Nel 1996 crea "Autonomy", sviluppando un software utilizzato per analizzare enormi cache di dati che deve parte della sua efficacia a una teoria statistica ideata da Thomas Bayes (filosofo da cui lo yacht del magnate, affondato a Porticciolo, prendeva il nome). Nel 2011 la società viene acquistata da HP per 11,1 miliardi di dollari (8,6 miliardi di sterline). Un affare dal quale si dice che Lynch abbia guadagnato personalmente mezzo miliardo di sterline. Tuttavia, l’anno successivo il gigante informatico statunitense decide di svalutare l’azienda britannica per 8,8 miliardi, denunciando "gravi irregolarità contabili". Ne scaturisce un contenzioso giudiziario, in cui Lynch viene accusato di frode e rischia 25 anni di galera in Usa. Grazie alla consulenza di Cris Morvillo, viene assolto. Ad agosto sullo yacht affondato in Sicilia stava festeggiando con la famiglia, con il partner di Clifford Chance e il team della nuova società Invoke Capital – che si occupa di venture capital – l’assoluzione arrivata il 6 giugno di quest’anno.
Non meno importante è il banchiere Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International. Settanta anni, inglese, Bloomer nasce come fisico, poi si scopre il bernoccolo della finanza, iniziando a lavorare alla Prudential Public Limited Company, azienda specializzata in servizi finanziari e quotata in Europa, Asia e Usa. Nel novembre 2016 diventa presidente della Morgan Stanley International Bank di Londra, e della compagnia assicurativa Hiscox con sede alle Bermuda. posizione che ricopre fino alla tragedia siciliana dove è morta anche la moglie Judy.