Le orecchiette fatte a mano e vendute nei vicoli di Bari vecchia, finite negli spot di noti stilisti come Dolce&Gabbana con le figlie di Silvester Stallone, continuano a far discutere. Qualche anno fa comparvero sulla prima pagina del New York Times dopo le polemiche sulla vendita senza scontrino né lista degli ingredienti. Oggi tornano sotto i riflettori per il sospetto che non siano davvero tutte fatte in casa ma che alcune siano comprate industriali e spacciate ai turisti per ‘hand made’.
I dubbi sono stati sollevati da alcuni food blogger e servizi giornalistici che hanno parlato anche di scarse condizioni igieniche in ristoranti improvvisati in case private. E per rispondere a quelle che definiscono "solo fesserie", le pastaie hanno deciso di scioperare ieri con "una rivolta" a intermittenza. In mattinata, nel vicolo Arco basso, di fronte all’imponente Castello Svevo, non c’erano i soliti telai carichi di pasta e farina e neppure le signore con le mani in pasta. Tutto era fermo per protesta al grido di "qui, non c’è nessuna truffa".