
Bollettino del Gemelli: quadro complesso, non ha avuto altre crisi asmatiche. Il Vaticano: "L’umore è buono". E in serata il Papa chiama il parroco di Gaza.
Il cauto ottimismo che trapela in serata dall’ormai consueto bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco, era già nell’aria già verso l’ora di pranzo al policlinico Agostino Gemelli dove Francesco è ricoverato esattamente dal 14 febbraio scorso nella stanza dei Papi al decimo piano. A non pochi all’interno dell’ospedale era sfuggito infatti il professor Sergio Alfieri – che guida l’équipe di medici che ha in cura Bergoglio – sedersi per consumare il pranzo con alcuni collaboratori. "Un buon segnale", hanno sospirato in tanti perché in presenza di condizioni gravissime mai Alfieri si sarebbe concesso il lusso di un pasto seduto a tavola. "Le condizioni cliniche del Santo Padre nella loro criticità dimostrano un lieve miglioramento – esordisce così il bollettino diramato dalla sala stampa vaticana poco prima delle 19 –. Anche nella giornata odierna non si sono verificati episodi di crisi respiratorie asmatiforme; alcuni esami di laboratorio sono migliorati. Il monitoraggio della lieve insufficienza renale non desta preoccupazione. Continua l’ossigenoterapia, anche se con flussi e percentuale di ossigeno lievemente ridotti".
L’abbassamento dei flussi significa che il Papa sta respirando meglio e con una migliore saturazione. Un elemento senz’altro positivo perché quando la polmonite imperversa severamente, gli alti flussi vanno mantenuti. Il quadro è comunque tale da non consentire all’équipe sanitaria di sbilanciarsi. "I medici – si legge ancora nella nota vaticana –, in considerazione della complessità del quadro clinico, in via prudenziale non sciolgono ancora la prognosi".
Per Francesco è stata la decima giornata di ricovero, trascorsa ricevendo innanzitutto la comunione nella mattinata. Con chissà quali energie poi, Bergoglio è riuscito anche a sbrigare gli affari più urgenti, procedendo a due nuove nomine di vescovi, uno per la diocesi di Vittorio Veneto e una del Triveneto. Fonti vaticane fanno anche trapelare che l’umore del Papa tutto sommato è "buono", come del resto non potrebbe non essere per un Pontefice i cui primi requisiti sono fiducia e speranza. Il Papa non ha dolori, è privo di sondino e si alimenta normalmente preferendo cibi altamente digeribili e ottenendo comunque i nutrimenti essenziali dalle flebo.
Nello stesso policlinico, come in tutte le parrocchie d’Italia, la preghiera in suo favore è stata incessante, iniziata di buon mattino con la messa delle 7, proseguita con l’adorazione eucaristica alle 12, la messa delle 13 cui hanno preso parte anche i vertici del Gemelli e dell’Università Cattolica, con il presidente Daniele Franco e la rettrice Elena Beccalli. Insomma, è tutta la struttura che ha voluto abbracciare Francesco in ore, tra l’altro, in cui non è mancata la diffusione di fake news totalmente infondate. "È l’ora della spes contra spem, la speranza contro ogni speranza", ammonisce il cappellano don Nunzio Currao citando San Paolo. "Tutto è possibile per chi crede", gli fa eco l’assistente spirituale monsignor Claudio Giuliodori, che cita invece il Vangelo ricordando: "Ci sono demoni che non si possono scacciare in nessun modo se non con la preghiera". Alle 17 è il turno anche del ministro generale dell’Ordine dei frati minori, fra’ Massimo Fusarelli, appena ripresosi anche lui da un ricovero nello stesso ospedale: “Preghiamo per il Papa, per la sua voce profetica in un mondo assetato di pace".
Si scioglie finalmente un po’ la tensione quando arriva il bollettino: "In serata Francesco ha chiamato il parroco della parrocchia di Gaza per esprimere la sua paterna vicinanza e ringrazia tutto il popolo di Dio che in questi giorni si è radunato in preghiera". Spes contra spem, il Papa guarda avanti.