
Il ferrarese Marcello Magnani gestisce un centinaio di atleti di alto livello. E il centometrista medaglia d’oro è il suo fiore all’occhiello: "Ha spalle larghe".
Ferrara, 16 febbraio 2025 – È stato raggiunto dalla bufera mentre si trova in Polonia con alcuni atleti della sua scuderia, e da un paio di giorni il suo telefono squilla con insistenza, tra chiamate e notifiche. Lui, il ferrarese Marcello Magnani, manager di Marcell Jacobs da ben prima che l’atleta esplodesse alle Olimpiadi di Tokyo e diventasse l’uomo più veloce del mondo, sarà in Italia domani, nella sua città, per ripartire dopo pochi giorni per i prossimi impegni con i suoi assistiti. La bufera è, ovviamente, quella dell’inchiesta che vede Giacomo Tortu, fratello di Filippo, velocista e oro olimpico a Tokyo 2020 nella 4x100 proprio con Marcell, indagato in un filone dell’inchiesta milanese sulle presunte cyber-spie di Equalize per concorso in presunte intercettazioni abusive. Stando alle ipotesi accusatorie, Giacomo Tortu avrebbe chiesto di avere informazioni sugli esiti di analisi del sangue e su contenuti di telefonate e chat tra Jacobs e il suo staff, di cui fa parte appunto anche Marcello Magnani (non sarebbe fra l’altro emerso nulla di illecito dalle conversazioni).
Una posizione di prudenza e attesa, quella del manager di Jacobs, in linea con quanto dichiarato in questa fase dallo stesso campione olimpico, che si è ben guardato dal polemizzare nei confronti dell’ex compagno ("Personalmente credo a Filippo Tortu – ha dichiarato l’ex campione olimpico – quando dice di essere estraneo alla vicenda che coinvolge il fratello Giacomo"). Insomma, attesa e fiducia, ma anche comprensibile sconcerto, perché questa storia sembra più adeguata a un film giallo, che non ha una trama sportiva, che va a minare gli equilibri di una squadra azzurra di velocisti che da alcuni anni è competitiva ai massimi livelli. E che forse da oggi rischia di sfaldarsi a colpi di inchieste e intercettazioni illegali.
Magnani, come sta vivendo questi giorni?
"La mia agenda non verrà minimamente intaccata da questa vicenda. Ho oltre cento atleti da seguire e non cambio la mia vita, nè perderò la calma per una vicenda che non lo merita affatto".
Un’idea però se la sarà fatta.
"Mi sembra una vicenda inquietante, questa è la mia prima sensazione. A prescindere dalla questione specifica, fa specie che con tale facilità si possa mettere sotto controllo il telefono di una persona ed avere accesso a informazioni così riservate".
Dalle prime notizie trapelate pubblicamente, ci sono intercettazioni anche di dialoghi tra lei e Jacobs che la riguardano, ma senza che nulla di compromettente sia emerso. Pensate di agire legalmente per tutelarvi nelle sedi più opportune?
"È ancora troppo presto per dirlo e sappiamo pochissimo in realtà di quanto è accaduto. Sono allineato alla posizone di Marcell, è lui il più coinvolto da questa vicenda e non prenderò nessuna iniziativa, anche legale, sganciata da lui. Attendiamo di capire come evolvono le cose e valutiamo".
La tranquillità dell’atleta e dell’uomo sarà minata da questa vicenda? Gli impegni agonistici incombono e c’è anche una staffetta che in questo momento è in bilico, almeno fino a quando non verrà chiarita la posizione del fratello di Filippo Tortu.
"Guardate, Marcell Jacobs ha le spalle larghe e da sempre come atleta è abituato a convivere con pressioni di ogni tipo e anche con critiche, da quando la vittoria di Tokyo lo ha fatto diventare una star internazionale. Mi preoccupa di più la serenità dell’uomo, rispetto a quella dell’atleta".