Venerdì 21 Febbraio 2025
GIORGIA
Cronaca

L’astronauta Villadei: "Week end in orbita? Non ancora. Ma lo spazio è già congestionato"

A un anno dalla missione privata Axiom 3, il colonnello spiega i successi dell’economia spaziale "Presto nuove infrastrutture e spedizioni commerciali sulla Luna, ma c’è un tema di sostenibilità".

A un anno dalla missione privata Axiom 3, il colonnello spiega i successi dell’economia spaziale "Presto nuove infrastrutture e spedizioni commerciali sulla Luna, ma c’è un tema di sostenibilità".

A un anno dalla missione privata Axiom 3, il colonnello spiega i successi dell’economia spaziale "Presto nuove infrastrutture e spedizioni commerciali sulla Luna, ma c’è un tema di sostenibilità".

Messa

È l’era della New space economy. L’aerospazio apre a nuove sfide, non più solo per gli Stati ma anche per i privati. L’Italia si guadagna un ruolo da leader nel settore e l’astronauta romano, Walter Villadei, ne è la testimonianza. Il 9 febbraio è decorso un anno dal suo atterraggio, anzi "ammaraggio", dopo 21 giorni in orbita per Axiom 3, una missione privata con equipaggio commerciale, che rientra nel concetto di Nuova economia spaziale".

Colonnello, quali sono le principali novità?

"Axiom 3 è stata una missione del “Sistema Paese” che ha portato in orbita non solo esperimenti proposti dall’Aeronautica militare ma anche dall’Agenzia Spaziale Italiana. Sono state aggregate iniziative del mondo universitario e degli enti di ricerca, con focus, ad esempio, sulle malattie neurodegenerative. E ancora, esperimenti industriali tesi a sviluppare nuove tecnologie. La New space economy ci dà la misura di quanto lo spazio stia diventando crocevia di interessi geostrategici, scientifici, tecnologici e militari, in cui privati e industrie assumono un ruolo diverso dal passato. Diventano interlocutori con cui definire le strategie, si fanno carico di parte del rischio, investono risorse proprie, generano nuove idee spesso più efficienti".

Quali sono, invece, i possibili rischi, se ne vede?

"Lo spazio, per quanto grande, non è una risorsa illimitata. Sta diventando sempre più congestionato, con l’incremento di oggetti in orbita e di soggetti che si inseriscono nel mercato della Nuova economia. C’è quindi un tema, molto attuale, di sostenibilità spaziale. Non a caso, l’Italia sta discutendo della prima “legge spazio” per normare alcune questioni ed evitare, ad esempio, che il problema degli space debris (detriti spaziali) possa costituire un grave rischio per le future infrastrutture. Con l’avvento poi di nuove tecnologie, come l’IA, il tema della sicurezza è centrale; ragion per cui istituzioni come la Difesa si occupano di spazio".

Che ruolo gioca l’Italia nella Nuova economia spaziale?

"Il nostro Paese è protagonista sia all’interno dell’Europa sia nei rapporti con gli Usa: ha contribuito a realizzare oltre il 40% della Stazione spaziale internazionale ed è stato il primo a firmare un memorandum of understanding con la società americana – Axiom space – che sta realizzando la prima stazione spaziale commerciale. Il 15 dicembre abbiamo celebrato i primi 60 anni di attività spaziale italiana. Tuttavia, non bisogna crogiolarsi negli allori, ma guardare al futuro con capacità di fare squadra. Si parla tanto di “turismo spaziale”".

Che cosa ne pensa?

"È un termine che non mi piace molto, perché usato in maniera eccessiva e poco spiegato. Se lo riferiamo all’ipotesi di prendere un volo e andare in un albergo spaziale a trascorrere il week end, parliamo di qualcosa che si realizzerà forse tra decenni. Se, invece, intendiamo la possibilità per una quantità maggiore di utenti, anche privati, di volare nello spazio è un tema già attuale, nell’ambito dell’ampio spettro di iniziative volte a promuovere lo sviluppo scientifico e tecnologico".

Quali i suoi prossimi obiettivi?

"Stando negli Stati Uniti, ho la possibilità di assistere in prima persona alle nuove dinamiche di accesso allo spazio. Nel prossimo futuro vedremo nuove infrastrutture spaziali in orbita bassa, le prime missioni, anche commerciali, sulla Luna, e poi la progressiva espansione verso Marte. Il mio obiettivo è continuare a supportare la strategia italiana e contribuire al posizionamento del nostro Paese come leader di settore anche negli anni a venire.

Lei è un modello per molti giovani. Quale insegnamento le piacerebbe lasciare loro?

"Nulla è impossibile. L’impegno, la passione, la determinazione e lo studio rendono raggiungibile qualunque risultato, per quanto complesso. Anche quello di volare tra le stelle".