Lunedì 25 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Larimar, il pm: “Si è suicidata. Le scarpe erano sporche”. Si indaga anche per materiale pornografico

Il procuratore: attendiamo gli esiti dell’autopsia. “La camera non era a soqquadro. Fece avere il biglietto al fidanzato. Appello ai minori: dite quello che sapete”

Larimar Annaloro. A sx un momento dei funerali

Caltanissetta, 26 novembre 2024 - Larimar Annaloro si è suicidata. E’ questa la tesi del procuratore per i minori di Caltanissetta, Rocco Cosentino, che ha tenuto una conferenza stampa sulla morte della 15enne, il cui corpo è stato trovato lo scorso 5 novembre nella pineta di casa a Piazza Armerina, nell’Ennese. "Con i dati in nostro possesso possiamo dire che si tratta di un suicidio con morte compatibile da soffocamento per impiccamento con assenza di lesività etero indotta. Questo alla luce delle ricognizione cadaverica, attediamo ora l'autopsia". 

La procura procede ancora a carico di ignoti, oltre che per istigazione al suicidio, anche per diffusione di immagini illecite e detenzione di materiale pornografico. Il particolare è emerso nel corso di una conferenza stampa organizzata dai pm. 

"Sono stati fatti tutti gli accertamenti che era nelle nostre possibilità fare, compresi i rilievi nella cameretta della ragazza – ha spiegato ancora Cosentino – . Vorrei anche precisare che la stanza non era a soqquadro come si è detto, ma in uno stato compatibile con la cameretta di una giovane di quell'età". "Non sto esprimendo un giudizio sui fatti ma voglio solo mettere punti fermi sullo stato attuale delle indagini", ha aggiunto. "Quanto alle scarpe della ragazza, abbiamo le foto e posso dire che non sono intonse. Ci sono tracce di terriccio. Poi se ciò conferma che lei abbia percorso il tratto di strada da casa a dove è stata trovata è una valutazione che faremo", ha proseguito. 

Il pm ha anche parlato del biglietto che la 15enne ha inviato al ragazzino con scritto "ti amerò anche nella prossima vita". "Il bigliettino è stato acquisito appena siamo venuti a conoscenza della sua esistenza e abbiamo svolto tutti gli accertamenti per ricostruire i suoi passaggi dalla mano della ragazza al destinatario, tramite un terzo soggetto. Insomma, non è stato trovato per caso". "Abbiamo elementi - ha spiegato il magistrato - per dire che il bigliettino è partito da Larimar, che l'ha dato a un terzo, che l'ha dato al fidanzato". 

"Tutte le persone di qualsiasi età, minori e adulti, da noi sentiti, hanno mostrato ampia disponibilità e dato il loro contributo. Se l'hanno offerto bene o male è da verificare, ma tutti quelli che abbiamo avuto la necessità di sentire si sono mostrati disponibili. Se mi chiedete se ci sono altre persone a conoscenza dei fatti, non posso saperlo". Soprattutto se ci sono minori a conoscenza di quel che è accaduto, che non si sono fatti avanti, ovviamente ribadisco l'appello di non aver timore ad andare al commissariato o in procura", è l’appello del procuratore.