Lunedì 27 Gennaio 2025
ALESSANDRO BELARDETTI
Cronaca

L’architetta-ricercatrice: "Missione in Antartide per conto del Pianeta"

Giulia Foscari e l’agenzia no profit ‘Unless’: salviamo i beni cari all’umanità. "Il ghiaccio si scioglie alla velocità di duecento piscine olimpioniche al minuto"

Roma, 27 gennaio 2025 – Greta Thunberg fa rumore, lei – per sensibilizzare l’opinione pubblica sul cambiamento climatico – studia e tenta la strada della razionalità multidisciplinare. Ma l’obiettivo è lo stesso. Giulia Foscari, 44 anni, architetta-ricercatrice-scrittrice veneziana, nel 2019 ha fondato l’agenzia no profit Unless, allo scopo di tutelare l’Antartide. E ha coinvolto tecnici, scienziati, esperti di geopolitica e artisti.

Come nasce Unless?

"Il progetto nasce per proteggere i beni cari a tutta l’umanità, come l’Antartide, gli Oceani, l’Atmosfera e lo Spazio. Per l’Antartide l’obiettivo era mettere a fuoco nella coscienza collettiva il ruolo di quel luogo per la stabilità del pianeta: da minaccia per la Terra ad archivio planetario per le politiche ambientali. Basti pensare che pochi giorni fa il tema di ‘Beyond Epica – Oldest Ice’ ha estratto il ghiaccio di 1,2 milioni di anni fa".

Quali risultati pratici avete ottenuto?

"Siamo riusciti a diffondere la conoscenza sull’Antartide grazie a mostre, dossier scientifici e campagne urbane. Abbiamo contribuito a creare un network multidisciplinare di esperti che si scambiano i saperi. Abbiamo allargato la cosiddetta circoscrizione dell’Antartide, l’audience che ha compreso l’importanza di quel posto è cresciuta".

Quali i prossimi obiettivi?

"Monitoriamo e ci impegniamo per gli altri tre beni comuni. Stiamo per lanciare un progetto, del quale non posso parlare, che vedrà una ricerca approfondita perché sono beni che condividono la sfida di una governance che merita di essere analizzata in modo comparato. Vogliamo far riflettere i politici e le amministrazioni per gestire le situazioni nel modo migliore".

Cosa rischierebbe il pianeta se la Groenlandia venisse occupata da Trump?

"Dobbiamo stare attenti ai limiti della crescita. Lo sfruttamento potenziale della Groenlandia e dell’Antartide, ovvero il 10% delle terre emerse del mondo intero, luoghi ricchissimi di risorse naturali, sarebbe gravissimo. Come società dobbiamo deurbanizzare, se andiamo nella direzione opposta, una strada insostenibile, sarebbe una condanna a morte per il futuro".

Trump potrebbe acquistare la Groenlandia, come decenni fa gli Usa comprarono l’Alaska dalla Russia. Se lui pagasse un prezzo giusto, che male ci sarebbe?

"Ritengo che la Groenlandia abbia una valenza strategica a livello militare, ma Trump e chiunque altro dovrebbe rispettare i limiti nazionali specifici. Sono certa che se sarà necessario a garantire più stabilità alla Nato a livello politico sarà trovato un accordo per organizzare postazioni condivise e congiunte".

Lei ha mai vissuto in quelle terre?

"Sono stata in Antartide, in una spedizione con gli scienziati nel continente. È stata l’esperienza più ‘humbling’ della mia vita, non esiste un termine in italiano che descriva quella sensazione. Diciamo che ti rimette al tuo posto nel creato, ti fa capire l’immensità della storia, vedi la Terra stratificata davanti a te. Scopri in prima persona la fragilità del pianeta: c’è un suono che mi ha impressionato. Senti come un tuono fortissimo e lontano, è il ghiaccio millenario che si crepa. Non vedi il crollo di enormi iceberg, come nei documentari. Ma quel suono ti chiama all’azione: fa paura, è lancinante. Poi in testa ti restano il bianco e il silenzio".

L’architetta-ricercatrice : "Missione in Antartide per conto del Pianeta"
L’architetta Giulia Foscari: in Unless collaborano scienziati, tecnici e artisti (Melania Dalle Grave e Agnese Bedini - DSL Studio)

L’Antartide rischia di diventare la nuova Africa, con Paesi come Usa e Russia che fanno la guerra per le sue risorse?

"Sì. Il rischio più grande è la possibilità di rivedere il protocollo di protezione dell’ambiente di Madrid, sottoscritto in aggiunta al Trattato del ‘59 per bandire ogni tipo di azione estrattiva. Dal 2048 può essere rivisto e la possibilità di arrivare a un conflitto in Antartide è reale. Ci sono nuove tecnologie, per identificare ed estrarre le risorse naturali, che rendono l’Antartide una preda preziosa per i governi".

A livello ingegneristico e architettonico il Polo Sud è una fonte di studio importante?

"Moltissimo. È interessante capire la nostra presenza con le 76 stazioni internazionali, che sono come grandi città, ma anche molto obsolete. Si tratta di una sorta di ambasciate, con una valenza geopolitica nel caso venisse a mancare il Trattato di Madrid. Noi abbiamo proposto alla Ue un piano per l’ottimizzazione della presenza umana nel continente, aumentando la collaborazione tra infrastrutture e riducendo la contaminazione dell’uomo".

L’Antartide sta così male?

"È un territorio che racchiude il 90% della criosfera terrestre: se si sciogliesse tutto il livello dei mari si alzerebbe di 60 metri. Ci sono alcuni ghiacciai che stanno raggiungendo il ‘tipping point’, oltre il quale uno scioglimento rapido diventa inevitabile. C’è un’azione congiunta pericolosa: l’atmosfera più calda erode i ghiacciai da sopra e la temperatura più calda del mare li consuma da sotto. Ora il ghiaccio si scioglie alla velocità di 200 piscine olimpioniche al minuto, questo fa paura. Bisogna capire che ciò che succede in Antartide, non rimane in Antartide".

Oliviero Toscani creava campagne pubblicitarie provocatorie e quei temi sono diventati attuali. Greta Thunberg coinvolge i più giovani, ricevendo applausi e critiche. Sul clima perché è difficile fare una comunicazione efficace?

"La gravità della crisi climatica dovrebbe portare tutti ad agire in favore delle generazioni future, ma a volte c’è una resistenza che diventa paralizzante".